PER ANDARE NELLE SPIAGGE LIBERE SI DOVRA’ PRENOTARE
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Si attende solo l’ufficialità, ma le linee guida del decreto che da lunedi 18 maggio riaprirà altre attività commerciali sembra sia pronto.
Insieme alle novità che riguardano la ristorazione e di cui abbiamo parlato già ieri, ci sono le previsioni anche per la fruizione delle spiagge.
Le file di ombrelloni dovranno essere distanziate almeno di 5 metri. Quattro metri e mezzo devono invece separare un ombrellone dall’altro. Lettini e sdraio, quando non sono sotto l’ombrellone, dovranno essere almeno a due metri da quelli del vicino. Regola alla quale si deroga se a prendere il sole sono i componenti di una stessa famiglia o comunque coabitanti. Per favorire l’accesso contingentato agli stabilimenti bisognerà preferibilmente prevedere la prenotazione obbligatoria, anche per fasce orarie. Impegno non da poco per bagnini e gestori, visto che le linee guida prevedono la sanificazione di sdraio, lettini e ombrelloni ad ogni cambio di bagnante.
Comunque, nell’assegnazione di ombrelloni e attrezzatura andranno privilegiati i villeggianti che li occuperanno per più giorni. Niente uso promiscuo delle cabine, docce all’aperto e con divisori se non si può mantenere la distanza di sicurezza di almeno due metri. E poi, ovviamente, al bando i giochi da spiaggia come partita a pallone o beach volley off limits. Chiuse anche le piscine.
Anche per le spiagge libere si dovrà prenotare, mentre la distanza di sicurezza potrà essere marcata con recinti piantati nella battigia. A gestire il tutto, suggeriscono gli esperti, dovrebbero essere associazioni del volontariato o del terzo settore. Anche se alcune regioni stanno pensando di affidare il compito agli stessi gestori degli stabilimenti.