PD VICINO ALLO STRAPPO ALL’ARS
Il Partito Democratico è pronto a togliere a Rosario Crocetta il sostegno in aula. Lo scontro tra il segretario Lupo e il governatore sta avendo toni pesanti e dal comunicato di oggi pomeriggio del gruppo parlamentare si leggono passaggi che inducono al pessimismo. Il Pd, infastidito da alcune nome interne al Megafono, vuole che Crocetta metta mano alla giunta, o non potrà assicurare la maggioranza al governo.
“Il gruppo parlamentare del PD, che si è riunito oggi a Palazzo dei Normanni, ritiene indispensabile una svolta nell’azione del governo per dare alla Giunta l’autorevolezza necessaria per affrontare i drammatici problemi che la Sicilia ha di fronte. Riteniamo inaccettabile il tentativo del presidente Crocetta di dribblare il confronto sui temi seri posti dal PD sullo sviluppo della Sicilia, provando a spostare tutto sul terreno della polemica o addirittura strumentalizzando ogni questione parlando di ‘poltrone’ o di equilibri interni ai partiti.
Ci sono una serie di emergenze da affrontare, prima su tutte quella del ‘lavoro’, rispetto alle quali la sfida è sul merito: riforma delle Province; legge sull’acqua pubblica; proposte chiare su rifiuti e SSR il cui commissariamento è prossimo alla scadenza; una politica chiara e coerente in materia di energia; la soluzione della vicenda dei precari; un’attenzione puntuale ai problemi dei Comuni ed in particolare dei piccoli Comuni; la legge elettorale regionale; la necessità di avviare un reale confronto con tutte le categorie e forze sociali; la riforma del mercato del lavoro; un punto fermo e definitivo sulla Formazione professionale e sugli Sportelli multifunzionali, per voltare definitivamente pagina rispetto al sistema degli Enti e agli sprechi del passato, per collegare la Formazione al mondo produttivo, garantendo al tempo stesso tutti i lavoratori; politiche di sviluppo e Patto dei sindaci, ancora all’anno zero; Bilancio e Finanziaria da approvare entro l’anno.
Per affrontare questi temi occorre un’azione forte ed una visione condivisa fra governo e maggioranza sulle soluzioni da adottare: è illusorio pensare di cambiare la Sicilia creando un muro tra Governo e Parlamento – quasi si avesse paura del confronto – o addirittura immaginando di impedire eventuali presenze di deputati nella Giunta. A chi pensa di separare ancora di più il governo dal parlamento, l’azione di governo dai gruppi parlamentari, diciamo che bisogna andare nella direzione opposta”.