PD TESSERAMENTI ANOMALI. COMMISSARIATO CIRCOLO DI RIBERA, CONTROLLI A SCIACCA, AGRIGENTO E CANICATTI’
Il caso tesseramento nel Pd, con la commissione garanzia del partito che ha deciso di coingelare i tesseramenti nelle città di Agrigento, Sciacca, Canicattì e Ribera, rischia di provocare danni nei Comuni come Sciacca dove si andà al voto per eleggere il nuovo sindaco e rinnovare il consiglio comunale.
Qualcosa non quadra nelle liste dei nuovo tesserati 2017. A far esplodere la vicenda il tesseramento di Santo Tortorici, deputato d’opposizione all’Ars negli anni in cui ‘regnava’ la Dc, morto l’anno scorso a 90 anni. Ribera gli ha tributato, in maggio 2016, un omaggio pubblico. Dai controlli risulta però che Tortorici ha rinnovato la sua tessera il 24 febbraio del 2017.
La vicenda del tesseramento sta esplodendo dopo mesi di polemiche e rischia di provocare danni anche in città come Sciacca dove si va verso le elezioni e dove il Pd ha un ruolo centrale nella coalizione che ha fatto 5 anni di opposizione e deve adesso tentare di conquistare la guida della città.
“Sul tesseramento in Sicilia non faremo sconti a nessuno – dice adesso il segretario regionale Fausto Raciti – bene hanno fatto il segretario provinciale di Agrigento e la commissione per il Congresso ad accendere i riflettori su alcuni circoli. Non vorrei però che alcune notizie siano frutto di ‘polpette avvelenate’, lasciate sul campo da chi vuole sporcare l’immagine del PD magari avendolo già lasciato”.
Raciti ha disposto con effetto immediato il commissariamento del circolo di Ribera in accordo col presidente della commissione di Garanzia Giovanni Bruno e con il segretario provinciale Peppe Zambito, nominato commissario del circolo.
In verità, il segretario cittadino, Nino Tornambe’, aveva già fatto evidenziare l’anomalia, e aveva evidenziato come la lista dei tesserati inviata era almeno un terzo inferiore. “La lista dei tesserati era di un numero poco superiore ai cento- dice Tornambe’-. Io ho segnalata tale vicenda, ma molto probabilmente qualcuno ha voluto far finta di nulla”.