Pd difende Valenti: “Aica ha bisogno di tempo, ex consiglieri dimenticano i tanti Ferragosto senz’acqua del passato”

SCIACCA. L’inizio dello scontro politico pre elettorale lo attendevamo tra settembre e ottobre, ma è cominciato in pieno Ferragosto e dai toni usati immaginiamo che sarà durissimo.

La nota di ieri degli ex consiglieri di centrodestra con cui anche sulla vicenda del servizio idrico si lanciano gravi accuse al sindaco Francesca Valenti nella sua veste di presidente dell’Ati idrico, ha determinato la replica della segreteria cittadina del Partito Democratico, a conferma del fatto che si intende fare quadrato attorno all’attuale sindaco anche in previsione di un annuncio che con molta probabilità la tirerà fuori dalla prossima competizione elettorale.

Per il Pd, gli ex consiglieri sono tenuti insieme dal collante del rancore mai sopito della sconfitta elettorale del 2017. “Non una proposta, non un’idea o una progettualità valida e concreta – si legge nella replica – ma solamente tanto astio, connotato da toni e considerazioni che non hanno nulla a che vedere con un civile contraddittorio politico”.
Poi entrato nel merito della questione acqua e sottolineano che appare sorprendente che non si riconosca il grande traguardo dell’acqua pubblica. “In realtà – scrivono – tale posizione non dovrebbe stupirci più di tanto, in considerazione del fatto che stiamo parlando di soggetti che per mesi hanno rallentato volutamente i lavori del consiglio comunale, impedendo di fatto l’adozione dello statuto e dunque il varo della nuova società consortile, dandole il tempo necessario ad assestarsi, ben prima dell’inizio della stagione estiva”.
Per il Pd, gli ex consiglieri comunali di Sciacca avrebbero tentato, come anche alcuni riferimenti politici regionali, in ogni modo di bloccare la nascita di AICA, “forse perché la loro volontà era ben altra e ben lontana dal traguardo della gestione pubblica dell’acqua”.
E ancora: “Oggi ci si dimentica dei numerosi ferragosto del passato, in cui l’intera città di Sciacca è rimasta a secco. Oggi ci si dimentica delle continue rotture alla rete idrica, riparate dopo interminabili patimenti e giornate di attesa. Basterebbe ricordare questi fatti – aggiungono – per smontare la rappresentazione, falsa e strumentale in modo incredibile, secondo la quale i disagi nella distribuzione idrica sono nati con Francesca Valenti. È talmente palese la faziosità di un simile attacco, che in se non meriterebbe attenzione”.
E chiudono interrogandosi dove sta la proposta, l’idea alternativa, e dove sta la fattivita’ e l’autorevolezza di chi deve difendere le aspettative del territorio al tavolo del governo regionale.
“Una società pubblica, appena nata, ha bisogno di un tempo fisiologico per strutturarsi e partire con il suo lavoro e che il compito della classe dirigente dovrebbe essere quello di aiutare la comunità in una fase di transizione e di assestamento, non certo sollecitare la rabbia sociale con prese di posizione dal taglio chiaramente elettorale. Oggi – conclude il Pd – c’è un sindaco che dalla mattina alla sera, in silenzio e seriamente, lavora per risolvere i tanti problemi del momento; lo fa incurante della campagna di rancore che da 5 anni subisce quasi quotidianamente”.