PD, ACQUE TURBOLENTE NELLA DIREZIONE PROVINCIALE
Il rinvio dei congressi provinciali e di circolo, disposti dalla commissione regionale per il congresso del Partito Democratico, continua a fare discutere. La decisione è stata contestuale a quella di celebrare le primarie per l’elezione del segretario regionale.
Da molte province sono arrivati segnali di forte perplessità, i territori si sono sentiti mortificati, privati di qualsiasi potere decisionale. Il segretario provinciale uscente Giuseppe Zambito nei giorni scorsi ha detto che stava predisponendo la convocazione urgente della direzione provinciale, aperta ai segretari di circolo e agli amministratori del Pd ed aveva contestato le scelte regionali.
Oggi i componenti della direzione provinciale del Partito Democratico di Agrigento manifestano sentimenti di preoccupazione e di perplessità in merito alla volontà dichiarata dall’ex segretario provinciale e di altri componenti dell’organismo di procedere, a tutti i costi, nel solco di uno scontro aperto con la Commissione regionale per il congresso e con la commissione nazionale per il congresso, in merito alla decisione di rinviare ad una fase successiva alla celebrazione del congresso regionale le fasi congressuali provinciali e cittadine.
“Un partito che non rispetta le sue regole interne – dicono Cristina Scaccia, Rosario Manganella, Mariella Corrao, Salvatore Lombardo, Lillo Destro e Rito Compilato – ha smesso di definirsi comunità, per diventare semplicemente un insieme di correnti, che si fanno la guerra fra loro”. E lanciano un appello affinché si possa celebrare in modo sereno il congresso regionale e successivamente governare in forma unitaria i passaggi successivi a livello locale. “In caso contrario – aggiungono – noi non intendiamo seguire la linea della illegittimità delle scelte assunte dall’ex segretario Zambito, rispetteremo le regole, e ci atterremo a quanto deliberato dalla commissione regionale per il congresso all’unanimità e a quanto precisato dalla commissione nazionale per il congresso.Le Direzioni provinciali, pertanto, non possono – per difetto di competenza – procedere all’elezione delle Commissioni provinciali per il Congresso”.