PATROCINIO GRATUITO “SALATO: L’OPINIONE DI FILIPPO MARCIANTE
Dopo la pubblicazione di un articolo il 30 marzo scorso sul Quotidiano di Sicilia sul gratuito patrocinio e sui presunti “onorari salatissimi” a favore degli avvocati, l’Organismo Unitario dell’Avvocatura, prende posizione a difesa di un istituto importantissimo per la tutela dei diritti dei cittadini, soprattutto dei meno abbienti, previsto dalla nostra Costituzione. Nel contempo il presidente dell’Oua, Nicola Marino e il vice presidente, Filippo Marciante, hanno voluto esprimere la solidarietà della rappresentanza politica forense agli avvocati siciliani e sostenere la puntuale presa di posizione del presidente del Consiglio dell’Ordine di Termini Imerese, Carmelo Pace.
Per l’Oua, la denuncia del quotidiano è fuorviante: «Se è vero, infatti che si spendono molti soldi in gratuito patrocinio – attacca Filippo Marciante, vice presidente nazionale dell’Oua – è perché in Sicilia, come in altre parti d’Italia sia al sud come al nord, la disoccupazione è molto alta e la crisi economica ha colpito con chiara violenza (per i cittadini italiani o stranieri, poco importa). Questo istituto viene, appunto, previsto per chi ha redditi bassi, altrimenti questi cittadini rimarrebbero nel processo senza difesa. Una polemica, quindi, incomprensibile, così come il riferimento agli avvocati, che chiaramente sono chiamati a difenderli. Ma chi se no? Oltretutto, i legali ricevono i loro compensi, spesso, con ritardi enormi. Oltre al danno, quindi, anche la beffa.
Il riferimento, poi, agli “onorari salatissimi”, in tempi di tariffe professionali abolite e parametri ministeriali da fame, è addirittura sbagliato. Si vedano in tal senso gli ultimi studi sulla crollo dei redditi della categoria. Rimaniamo sempre disponibili ad un confronto, anche per illustrare la normativa e la posizione dell’avvocatura che, in casi come questi, forse andava sentita». Infine, il presidente dell’Oua, Nicola Marino, ha espresso «pieno sostegno alla ferma presa di posizione del presidente dell’Ordine di Termini Imerese, Carmelo Pace e solidarietà agli avvocati siciliani impropriamente tirati in ballo da un articolo che mette in discussione un diritto costituzionale dei cittadini e, soprattutto, dei meno abbienti. Altro discorso, fuori dalle smanie scandalistiche, è quello di rivedere i criteri di accesso al gratuito patrocinio, questione, posta, più volte anche dall’avvocatura, ma che questo tipo di informazione non aiuta ad affrontare. Così come rimane da sciogliere il nodo dei ritardi cronici dei pagamenti per migliaia di legali che lavorano per mesi gratis. Uno scandalo».