“Pasqualino pensaci tu”: la città di Sciacca sogna un porto moderno e produttivo per pesca e turismo
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Oggi nell’aula consiliare l’incontro con il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Occidentale che dovrà gestire l’area portuale di Sciacca. Si comincerà con la redazione del Piano Regolatore, non appena la Regione consegnerà formalmente il porto e il Comune trasmetterà la documentazione. Poi si definirà una strategia di rilancio e si andrà a caccia dei finanziamenti
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SCIACCA. L’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale con i suoi vertici ha preso parte questa mattina ad un incontro con le autorità cittadine e con le associazioni del comparto produttivo, per presentare l’attività che l’ente pubblico effettuerà per la gestione e l’organizzazione di beni e servizi nel porto di Sciacca, di recente confluito nell’organizzazione che già coordina i porti di Palermo, Termini Imerese, Trapani e Porto Empedocle, Licata e Gela.
L’iniziativa è stata organizzata dal presidente del consiglio comunale Ignazio Messina. Erano presenti il presidente dell’Autorità Pasqualino Monti, il segretario dello stesso ente Luca Lupi e lo staff tecnico. Nel corso dei loro interventi, sia Messina che il sindaco Fabio Termine, ma anche i consiglieri comunali presenti, hanno espresso molta soddisfazione per questo momento storico che consente al porto di Sciacca di avere in prospettiva una importante opportunità di sviluppo. L’Autorità di Sistema, istituita nel 2016 nell’ambito della legge di riordino delle Autorità portuali in Italia, nella Sicilia Occidentale ha fatto un buon lavoro e lo testimonia la netta trasformazione del porto di Palermo, dove con 1 miliardo e 400 milioni di investimenti si sta definendo uno scalo di livello internazionale al servizio del turismo diportistico e crocieristico. L’Autorità di sistema sostituirà il Demanio, e dunque la Regione, ed ha un ruolo strategico di indirizzo, programmazione e coordinamento del sistema dei porti della propria area.
Nei loro interventi (c’era anche il senatore Rino Marinello che a suo tempo è stato fondamentale per inserire il porto di Sciacca, inizialmente escluso) le autorità cittadine hanno sottolineato le tante aspettative che ci sono in città per attivare un percorso che porti ad ammodernare il porto sia come approdo commerciale che turistico, ma anche la necessità di redigere quel piano regolatore che fino ad oggi non è stato varato, con responsabilità della politica ai vari livelli. Un passato fatto di improvvisazione e mancata programmazione, ha consegnato alla città un porto che oggi è vecchio e poco funzionale per la pesca e per il turismo.
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Monti ha esposto il ruolo dell’Autorità e il metodo di lavoro adottato fino ad oggi, fatto di azioni concrete e di grande operatività, come con Palermo e Trapani. “Qui c’è un approccio costruttivo – ha detto – e mi fa piacere. Tutto quello che faremo partirà da un programma condiviso con l’amministrazione comunale e con la città, ma con scelte finali che sono solo nostre. Noi pianifichiamo, progettiamo e gestiamo tenendo conto di ciò che dice il mercato. Operiamo con regole certe per tutti, siamo concreti e guardiamo al beneficio della collettività non a quello dei singoli”.
Il capo dell’Autorità di Sistema (Monti lascerà questa carica ad agosto per approdare all’Ente nazionale per l’assistenza al volo) ha parlato anche del rapporto con la politica, quella stessa politica che lo ha messo alla guida di questo ente: “La rispetto – dice – ma siamo operativi e decisi a portare avanti i nostri progetti nell’interesse della collettività”. Un primo incontro, dunque, al quale seguiranno altri momenti di confronto con l’amministrazione comunale, con il consiglio comunale, le cooperative di pesca, i circoli nautici e le strutture economiche che sorgono nella zona portuale. Se non rose fioriranno. Pasqualino Monti e il suo staff hanno fornito una buona impressione, devono conciliare le necessità di pesca e turismo.- L’unica perplessità riguarda il ruolo della politica, quella che negli ultimi 30 anni non ha prodotto nulla di buono per l’economia portuale della città, se non alcune opere pubbliche finanziate ma mai attivate o i cui lavori sono sospesi. L’Autorità è un ente pubblico, la politica nomina i vertici. Nel nostro caso con Monti ha trovato un manager top che non guarda in faccia a nessuno ed ha prodotto grandi risultati. Sarà lo stesso con chi lo sostituirà ?