PARLAMENTO VICINO ALLO SCIOGLIMENTO. LEGGE IUS SOLI OCCASIONE MANCATA

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella potrebbe sciogliere il Parlamento tra il 28 e il 29 dicembre. Il 28 è prevista la conferenza stampa di fine anno del presidente del consiglio Paolo Gentiloni, subito dopo dovrebbe esserci il decreto di scioglimento. Gentiloni salirà al Colle ma il premier, d’intesa con Mattarella, non dovrebbe dimettersi e rimanere in carica fino alla elezioni.
Intanto continua a fare discutere la chiusura dell’attività del parlamento, ovvero il mancato voto del Senato sullo Ius soli. La presidente della Camera,
Laura Boldrini, parla di “promessa mancata”, chi di “politica in fuga”, altri di “irresponsabilità”. E chi anche di “ipocrisia”.

Forse, diciamo noi, mettere in calendario un tema così importante a fine legislatura non è stata una scelta felice.

Su tutti il commento di Don Ciotti, presidente di Libera: “Quella che si è verificata in Senato – ha detto – è un’inqualificabile diserzione dalla responsabilità. La politica – ha aggiunto il sacerdote – non può essere un gioco di potere sulle speranze delle persone, un’umiliazione dei loro diritti e delle loro aspirazioni”.

Oggi, dopo che al Senato è mancato il numero legale il Movimento #ItalianiSenzaCittadinanza ha pubblicato una lettera sul proprio profilo Facebook. Le figlie e i figli di immigrati cresciuti in Italia ma senza passaporto italiano, hanno scritto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella quale chiedono il rinvio dello scioglimento delle Camere in modo da poter approvare la legge. Nella lettera, viene messo in evidenza che proprio oggi ricorrono i settant’anni della promulgazione della Costituzione italiana. Il movimento ricorda al Presidente della Repubblica che talvolta è necessario promuovere leggi “che possono apparire divisive ma che in realtà sono necessarie a potenziare gli anticorpi e a creare argini contro la deriva di forze antidemocratiche e destabilizzanti”.

Il documento conclude con un “Non lasciateci soli ancora una volta”.

Giuseppe Recca

Foto Wall Street Italia