“PARENTI” A ROMA “SERPENTI” A SCIACCA
Nemmeno l’accordo romano per il nuovo governo serve a smorzare le polemiche cittadine. La polemica scaturita ieri sul viadotto Cansalamone dopo che l’assessore regionale Marco Falcone ha escluso una riapertura temporanea come prevedeva l’amministrazione comunale, ha fatto scattare la reazione dei consiglieri comunali che sostengono sindaco e giunta. Il M5S saccense aveva accusato l’amministrazione di incapacità e chiesto le dimissioni dell’assessore Calogero Segreto. Oggi la maggioranza replica seccamente con una lunga nota che indica come sia impossibile (d’altronde anche Di Maio ha escluse alleanze locali) fare andare d’accordo due partiti nelle vicende che riguardano le gestioni politiche amministrative cittadine.
Ecco il testo della nota a difesa dell’amministrazione Valenti.
“….E fu così che la furia iconoclastica dei 5 Stelle di Sciacca si scagliò anche contro l’assessore Calogero Segreto, colpevole di aver condotto un’azione amministrativa mirata a produrre benefici immediati al territorio della città di Sciacca.
La verità su questa vicenda va detta fino in fondo: in primis, non è assolutamente vero che l’amministrazione Valenti ha inseguito l’apertura temporanea, in contrapposizione all’apertura definitiva del ponte, che in tutta evidenza è sempre stato l’obiettivo finale della giunta.
Aggiungiamo che sono stati proprio gli studi e le progettualità, predisposte dal Prof D’Arrigo, incaricato dall’amministrazione comunale, ad agevolare il lavoro degli enti competenti nella direzione dello snellimento dell’iter di affidamento dell’incarico per la progettazione esecutiva.
Di più, diremmo che di apertura a senso alternato ha parlato fino ad un paio di settimane addietro il capo del genio civile di Agrigento, Arch. La Mendola, che certamente non è sospettabile di simpatie politiche di sorta e parla sulla base di competenze tecniche.
Dopodiché ci pare davvero assurdo gioire di una notizia che, piaccia o meno, danneggia le immediate aspettative dei nostri concittadini, i quali certamente avrebbero goduto dell’eventuale apertura temporanea del ponte.
Fermo restando che tutti abbiamo a cuore la sicurezza degli utenti dello stesso e che nessuno può arrogarsi la titolarità della questione sicurezza!
Va altresì detto che, su questa vicenda del ponte sul Cansalamone, i cinque stelle di Sciacca hanno soltanto giocato una partita improntata sull’ ostruzionismo politico; hanno tentato in tutti i modi di introdurre continui e costanti elementi di divisione e di contrapposizione politica rispetto ad un percorso ben avviato dall’amministrazione comunale, che avrebbe invece suggerito un approccio unitario delle istituzioni locali nel loro rapporto con la regione e con gli altri enti responsabili e competenti; autorità regionali ed enti competenti che pure non sono esenti da responsabilità e che hanno segnato evidenti ritardi e posizioni balbettanti rispetto a tale vicenda, che oggi paga la città.
Dobbiamo forse pensare che qualcuno temesse che la vicenda potesse giungere al traguardo finale e che l’amministrazione in carica potesse assumerne e il merito politico?
Chissà…per quanto ci riguarda possiamo solo dire che logiche simili sono lontane anni luce da noi e che l’unica cosa che ci interessa è il bene della città, di chiunque sia il merito.
Aggiungiamo come i 5 stelle su questa vicenda abbiano cambiato continuamente idea, a seconda delle convenienze di breve momento.
Prima hanno sostenuto l’inutilità di puntare sulla riapertura del ponte sul Cansalmone, proponendo di spostare le somme del patto per il sud sulla fantomatica viabilità alternativa, in nome della quale hanno strumentalizzato la buona fede dei comitati di quartiere.
Poi, quando hanno capito che si andava avanti, dritti sull’ipotesi di riapertura del ponte sul Cansalamone, hanno virato bruscamente e sono tornati sulla soluzione originaria, pretendendo perfino di intestarsene la paternità.
Oggi si scagliano inopinatamente contro un’amministrazione e contro un assessore, l’architetto Segreto che, in collaborazione con il commissario straordinario Croce, con il genio civile di Agrigento, ha tentato in tutti i modi di anticipare l’apertura definitiva, senza mai perdere di vista il traguardo finale dell’apertura definitiva.
Sono Arrivati perfino ad aggredire Il Deputato Michele Catanzaro, colpevole di avere accompagnato la città di Sciacca e la sua amministrazione comunale nel difficile e tortuoso cammino che comunque ha portato al bando per l’affidamento della progettazione esecutiva, stante le somme già a disposizione della città di Sciacca per la realizzazione dell’Opera.
Somme, è bene sempre ricordarlo, fortemente volute dal governo presieduto da Matteo Renzi…..già, quel tanto vituperato Renzi, che ogni giorno i 5 Stelle di Sciacca attaccano e sul quale ironizzano, ma che oggi è l’unico esponente di un governo nazionale ad avere dato una risposta concreta al nostro territorio. Attendiamo fiduciosi altrettanti risultati da parte del precedente governo giallo-verde, così miseramente naufragato.”