PARCO MONTE SICANI, IL CONSIGLIO COMUNALE DI S. STEFANO QUISQUINA RESPINGE LA PROPOSTA DI FUORIUSCITA

Il Consiglio comunale di Santo Stefano Quisquina, nella seduta dello scorso 29 settembre, ha respinto l’ordine del giorno presentato dal vice presidente Massimo Messina che proponeva di richiedere all’Assessorato Territorio e Ambiente la riperimetrazione dell’area del Parco dei Monti Sicani per l’esclusione del territorio di S. Stefano Quisquina.

La seduta consiliare si è svolta in forma straordinaria e aperta con la partecipazione del Commissario Straordinario del Parco, Giacomo Scala, del direttore, Francesco Gendusa, e di tanti cittadini di S. Stefano Quisquina e del territorio interessato dal Parco.

Numerosi sono stati gli interventi di alcuni cittadini, in prevalenza cacciatori, che hanno manifestato con veemenza le perplessità sull’utilità del Parco, istituito il 19 dicembre 2014, ed hanno contestato l’inclusione nello stesso di aree prive di pregio ambientale ed il notevole ritardo dell’avvio della sua regolare gestione.

Ciò ha trasformato quello che doveva essere uno strumento di sviluppo in un ulteriore vincolo gravante sul territorio interessato. Gli amministratori di S. Stefano Quisquina hanno lamentato con fermezza il mancato riscontro da parte dell’Assessorato Territorio e Ambiente alle osservazioni sull’allegato 2 al Decreto di istituzione (“Disciplina delle attività esercitabili e dei divieti”) formulate dall’assemblea cittadina tenutasi nel marzo 2015, ritenute pertinenti dai rappresentanti del Parco presenti all’assemblea stessa.

Dopo avere chiarito, allegato 2 alla mano, che molte delle perplessità manifestate dai cittadini presenti alla seduta straordinaria del Consiglio sono frutto di disinformazione (quali quelle inerenti il divieto di esercitare l’attività agricola e zootecnica nelle aree interessate dal Parco, o di effettuare le opere di manutenzione ordinaria negli immobili ivi ricadenti senza la previa autorizzazione dell’Ente gestore dello stesso, o di raccogliere funghi etc…), i rappresentanti dell’Ente hanno rappresentato che gran parte degli effettivi divieti sono imputabili ai vincoli preesistenti all’istituzione del Parco stesso, quali il vincolo paesaggistico, il vincolo idrogeologico e i vincoli connessi alla presenza della Riserva Naturale Orientata di Monte Cammarata e del SIC “Natura 2000”.

Circa il ritardo dell’avvio della regolare gestione del Parco, il Commissario ha spiegato che il suo insediamento, avvenuto nel maggio 2016, rappresenta una decisa discontinuità con la fase di stallo pregressa lamentata. A dimostrazione di ciò ha dato notizia di avere redatto ed approvato nel luglio 2016 sia lo Statuto del Parco sia il Regolamento di organizzazione dei Servizi, di avere predisposto il primo bilancio del Parco, la cui approvazione è prevista per il 5 ottobre 2016, di avere già siglato il Protocollo di Legalità con i Prefetti dell’isola, di avere attivato una collaborazione con gli specialisti del Parco dell’Alcantara per dare attuazione alla fase di stati up e di avere già trasmesso ai Sindaci dei territori del Parco le schede, da compilare e ritrasmettere entro il 15 ottobre 2016, per l’individuazione degli interventi riguardanti il Parco, da inserire nella programmazione comunitaria 2014/2020.

Si è infine impegnato ad attivare in tempi brevi le procedure per dare risposta alle osservazioni formulate nell’assemblea cittadina del marzo 2015, tra cui la riperimetrazione con l’esclusione delle aree di particolare vocazione agricola e prive di pregio ambientale, ed alle proposte ragionevoli scaturite nel dibattito e a rendere operativi, dopo l’approvazione del bilancio, gli Uffici del Parco per dare risposte immediate agli utenti.

Il Sindaco, il Presidente del Consiglio ed i Consiglieri Comunali, nel dibattito consiliare che è seguito, hanno confermato di considerare il Parco dei Monti Sicani un volano di sviluppo sostenibile del territorio, in linea con i rispettivi programmi elettorali, con il Documento Unico di Programmazione 2016/2018 e con le Direttive per la redazione del PRG, entrambi approvati dal Consiglio all’unanimità, accogliendo favorevolmente la disponibilità manifestata dai rappresentanti dell’Ente Parco, facendo però presente, fermamente, di non tollerare ulteriori ritardi nell’avvio di una efficace ed efficiente gestione del Parco, che sarebbero di nocumento allo sviluppo del territorio di S. Stefano Quisquina.

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