Parco archeologico di Lilibeo – Marsala. Alla scoperta di una domus dell’antica Lilibeo

“Open day” nell’area archeologica di via delle Ninfe/via Pomilia domenica 27 aprile 

Un’occasione imperdibile per immergersi nella vita di una casa romana di oltre duemila anni fa, nel cuore della città di Marsala: domenica 27 aprile, dalle 10.00 alle 13.00, sarà possibile visitare l’area archeologica del Parco di Lilibeo, ubicata tra via Pomilia e via delle Ninfe (ingresso via Pomilia), accompagnati dagli archeologi che hanno condotto gli scavi. Si è infatti conclusa da poche settimane la seconda campagna condotta dal Dipartimento Culture e Società dell’Università di Palermo in collaborazione con il Parco. Alle attività sul campo hanno partecipato gli studenti del C.d.L. Magistrale in Archeologia (Maria Luisa Aiello, Marco La Cascia, Barbara Lenzo, Sarah Maria Messina, Martina Pellitteri, Emanuela Rizzo, Gabriele Rovituso), con la direzione scientifica di Giovanni Polizzi, RTDA in Metodologia della Ricerca Archeologica, e la supervisione di Maria Grazia Griffo, archeologa del Parco. Il sito demaniale, ben conservato, mostra fasi di vita della città antica che vanno dal periodo punico alla fase tardo-romana (III sec. a.C. – III sec. d.C.).

Scoperto negli anni Ottanta del Novecento, in occasione di lavori edili nell’area di proprietà della Cooperativa Il Progresso, venne tutelato e riservato alla fruizione dalla Soprintendenza per i beni archeologici della Sicilia occidentale, a motivo del particolare interesse archeologico. Le prime indagini hanno restituito i resti di due isolati, separati da una strada che corre in senso nord-est/sud-ovest (stenopos); nell’isolato maggiormente scavato venne messa in luce una grande domus con peristilio, sovrapposta a un edificio più antico, caratterizzato da una corte tetrastila. Strutture riferite alla fase punica furono poi individuate in due saggi di profondità. La campagna, condotta lo scorso anno da UNIPA nell’ambito del Progetto PNRR SAMOTHRACE, con la compartecipazione del Parco, ha consentito di recuperare preziose informazioni stratigrafiche sulle fasi di vita e abbandono di questo settore di abitato, suggerendo la possibilità di un cambiamento di destinazione d’uso, da quartiere abitativo a quartiere artigianale, intorno al III sec. d.C.

La recente attività sul campo, mirata all’indagine degli strati sottostanti la domus romana, relativi alla fase punico-ellenistica, ha messo in luce nuove strutture murarie risalenti al III sec. a.C., impostate direttamente sulla roccia. Si può ipotizzare che questo settore di abitato, prima della costruzione degli isolati, fosse adibito all’estrazione della pietra e avesse una conformazione orografica alquanto accidentata, con forti irregolarità della superficie rocciosa, spianate e regolarizzate solo nella seconda metà del III secolo per la costruzione delle case, con colmate ricche di materiale ceramico. Particolarmente interessante il rinvenimento di una vasca per lo stoccaggio di argilla cruda, impiegata verosimilmente fra I sec. a.C. e I sec. d.C. per la foggiatura di ceramica da mensa, forse a pareti sottili. La produzione di questo tipo di ceramica, già suggerita da rinvenimenti precedenti in aree vicine, oltre a fornire nuovi dati sui processi produttivi, offre un’importante opportunità di studio sui bacini di approvvigionamento dell’argilla, ancora sconosciuti per Lilibeo. Dopo questa occasione straordinaria di visita a ingresso gratuito, l’area di via delle Ninfe/via Pomilia verrà aperta ordinariamente al pubblico grazie ad ArcheOfficina Soc. Cooperativa, che ne curerà la fruizione in virtù di un partenariato speciale pubblico privato con il parco lilibetano, come già per i siti di Santa Maria della Grotta, della Latomia dei Niccolini e dell’Ipogeo di Crispia Salvia (posizione: https://maps.app.goo.gl/kdKy1ZDur2RX53dg9; info e prenotazioni: https://archeofficina.com/categoria/monumenti/parco-lilibeo/; tel. 3514849420, mail: [email protected]).