Parcheggi a pagamento, Scaduto: “Inopportuno l’aumento delle tariffe”

SCIACCA. Il centro studi Alcide De Gasperi, presieduto da Stefano Scaduto, sollecita l’Amministrazione comunale “di rendersi conto, alla luce delle lamentele che circolano in città, nonché del fatto che le aree a parcheggio in questi giorni sono rimaste semivuote, che l’aumento delle tariffe orarie per la sosta da 70 centesimi ad 1 euro, come pure l’aumento del costo degli abbonamenti mensili per residenti e lavoratori da 25 euro a 50 euro, è stato inopportuno sotto un duplice aspetto”.

Il centro studi Alcide De Gasperi rileva che “tanti cittadini dicono che nel passaggio da una gestione privata ad una gestione pubblica si aspettavano una riduzione delle tariffe e degli abbonamenti piuttosto che un aumento, o che quanto meno il costo delle tariffe e degli abbonamenti rimanesse invariato”. Per Scaduto, “la lamentela ha fondamento politico perché l’aspettativa che nel passaggio da una gestione privata ad una gestione pubblica le tariffe diminuiscano o che quanto meno rimangano invariate è più che ragionevole, altrimenti si dà cattiva immagine della gestione pubblica, rischiando di far rimpiangere la gestione privata”.

Il centro studi Alcide De Gasperi,, inoltre, evidenzia che “il deliberato aumento delle tariffe orarie e degli abbonamenti mensili è stato ancora più inopportuno perché avvenuto in un momento di gravissima crisi economica per molti cittadini causato dalla pandemia in corso, motivo questo che rischia ancor più di far rimpiangere la gestione privata, mentre è opportuno che il Comune, presa la giusta decisione di base della modalità di gestione comunale diretta, corregga questi aspetti adeguandoli alle giuste aspettative della cittadinanza”.

Il centro studi Alcide De Gasperi, chiede all’Amministrazione comunale “di riportare le tariffe orarie ed il costo degli abbonamenti alla stessa misura della precedente gestione privata, tanto più che un’Amministrazione di centro- sinistra dovrebbe, a nostro avviso, sentire con più forza il dovere politico di far tutto il possibile per rendere gradita e bene accetta una nuova gestione pubblica di un servizio prima gestito dal privato, ed il dovere di non far rimpiangere ad alcuno la precedente gestione privata”.

“Avremmo preferito- continua Scaduto- che l’area di Piazza Mariano Rossi continuasse ad essere gestita con servizio di custodia, assicurando così un servizio aggiuntivo agli utenti, e rendendo più sicuri gli incassi comunali, rispetto ai quali, in assenza di adeguati controlli, pare al momento ottimistica la previsione di un incasso di 400.000 euro all’anno”.