Paola De Micheli a Sciacca: le sue proposte per il rilancio del Pd

SCIACCA. Dopo Stefano Bonaccini, un altro dei candidati alla segreteria nazionale del Partito Democratico ha fatto tappa oggi in provincia di Agrigento.

Paola De Micheli, già ministro delle Infrastrutture ed attualmente deputata della Repubblica, è stata nel primo pomeriggio a Sciacca e in serata sarà ad Agrigento.

A fine febbraio si contenderà la guida del partito, oltre che con Bonaccini, con Elly Schlein e Gianni Cuperlo. Ad accompagnarla il segretario provinciale del Pd Simone Di Paola. Presenti all’incontro con la stampa anche alcuni componenti della segreteria cittadina e Giuseppe Montalbano, candidato alle ultime elezioni regionali con la lista di Claudio Fava e rappresentante di Articolo 1 che a dicembre ha deliberato in favore della partecipazione al congresso del “nuovo” Pd a queste primarie. Montalbano ha sottolineato l’amicizia personale che lo lega a Paolo De Michele, preferendo glissare sul dibattito interno al Centrosinistra e affidando alle risultanze del congresso un suo possibile rientro nel Pd.

“Sto incontrando i militanti di gran parte delle province siciliane – ha detto l’ex Ministro – sento da tempo i circoli e saranno loro ad avere un ruolo importante nel rilancio del partito. Il candidato alla segreteria ha ribadito che nel suo programma ci sono la revisione dello statuto dei lavoratori e il riconoscimento del salario minimo come diritto fondamentale. Come Bonaccini, ha detto che occorre aprire una fase di cambiamento e restituire il potere della partecipazione ai suoi iscritti, che oggi purtroppo non decidono i parlamentari, le politiche e quant’altro.

“Ripartiamo dall’entusiasmo e da una nuova organizzazione – ha aggiunto – ma non dobbiamo guardarci indietro come dicono gli altri pretendenti alla segreteria, dobbiamo guardare avanti per ripetere in tutta Italia quello che tanto bene si sta facendo a Sciacca e in provincia di Agrigento. Occorre costruire un futuro recuperando i tanti militanti di Sinistra che ancora si riconoscono in questi valori e ci chiedono a gran forza di utilizzarli al meglio per tornare ad occuparci da vicino di lavoro, di investimenti, di sanità, di diritti sociali, di partite Iva e di infrastrutture”.