PALLONE TENDA RIAPRE, MA PLAY OFF DI VOLLEY A PORTE CHIUSE

La partita di pallavolo dei play off per la promozione in serie B tra Volley Club Sciacca e Aurora Giarratana Siracusa, domenica 31 marzo alle ore 18 si può giocare regolarmente al palatenda “Nino Roccazzella”, ma non potrà esserci la presenza di pubblico. Nel corso delle riunioni che si sono svolte in questi giorni al Comune di Sciacca, amministratori e tecnici hanno cercato di verificare la situazione della documentazione disponibile presso gli uffici dell’ente e capire se ci sono le condizioni per una riapertura della struttura in attesa dei lavori di adeguamento necessari. Purtroppo, come spesso capita, al Comune di Sciacca sembra non sia facile disporre di vecchi documenti di beni che fanno parte del patrimonio comunale e ricostruire l’intera documentazione.

Al termine degli incontri è stato deciso, con il parere favorevole dei dirigenti addetti al patrimonio, di aprire il palatenda alle associazioni sportive, ma solo per gli allenamenti. Niente pubblico, dunque, un po’ come era successo nei mesi scorsi con lo stadio Gurrera. C’è però la volontà di tutti di trovare una soluzione in tempi brevi. Essendo il palatenda Roccazzella parte integrante di un finanziamento pubblico per il rifacimento dei campi da tennis (una piccola parte di un importo di 600 mila euro è riservata all’impianto di volley e basket) si cercherà di estrapolare i circa 40 mila euro previsti e tentare di utilizzarli con un affidamento diverso da quello della gara d’appalto per i campi da tennis. In questo modo si potrà tentare di avere l’impianto disponibile anche per il pubblico a partire dalla prossima stagione sportiva.

Inutile dire che l’assenza di tifosi per i play off di domenica prossima ha creato delusione nella storica società di pallavolo saccense. “Riaprire l’impianto è già un successo – ci dice il consigliere comunale Ezio Di Prima che ha seguito da vicino l’iter di questi giorni – speriamo di potere risolvere i problemi e ristrutturare il pallone prima del prossimo campionato”.

Giuseppe Recca