Pallavolo serie B: Scalia Sciacca sfiora l’impresa ma si arrende 2-3 alla capolista Lamezia

Grande prestazione del sestetto saccense contro la corazzata del torneo. Avanti 2 set a 1 e vicinissimi al successo, Roccazzella e compagni hanno poi ceduto nel quinto e decisivo set

SCIACCA. Una grande prestazione non è servita a Scalia Volley per battere la capolista Lamezia nella XV giornata del campionato di serie B. La squadra saccense ha tenuto testa agli avversari, primi in classifica a punteggio pieno, ma si è dovuta arrendere al quinto set, accontentandosi di un punto e dei complimenti degli avversari. Gli ospiti avevano cominciato il match esprimendo una pallavolo di elevata qualità e vincendo il primo set con autorità per 25 a 21. Poi sono saliti in cattedra Roccazzella e compagni: giocate veloci e varie hanno fatto emergere le lacune dei calabresi, mai in grado di trovare le contromisure ai saccensi, protagonisti di un ritmo incalzante e un gioco brioso ed efficace. Il secondo e terzo set si sono chiusi a favore di Scalia Sciacca per 25-19 e 25-20. Nel quarto set più equilibrio, il sestetto saccense è arrivato ad un passo dal clamoroso successo, ma nel finale qualche errore di troppo ha permesso all’esperto Lamezia di farsi sotto e imporsi per 25-23. Il match si è così deciso al tie break, cominciato bene per la squadra di Graffeo, che ha subito allungato 4 a 1. Il Lamezia ha reagito e sfruttato sia un calo fisico dei padroni di casa che l’esperienza di chi, in questi momenti decisivi, si affida alle giocate singole per i punti che contano. Il quinto set si chiudeva 15-11: il Lamezia rimane imbattuto e allunga in testa alla classifica sul Bisignano secondo, Scalia Sciacca conquista un punto che alla vigilia era insperato ma con il rammarico di avere messo seriamente in difficoltà il quotato avversario essere andato molto vicino all’impresa.
La prossima settimana i saccensi osserveranno un turno di riposo per il ritiro dal torneo della Paomar Siracusa, torneranno in campo sempre tra le mura amiche contro Aquila Bronte dell’ex Alessandro Ribecca.