Palermo, l’attacco di Lagalla: “nel Pd candidato il figlio di un boss”

PALERMO- “La sinistra ha candidato il figlio di un boss. Chi per settimane mi ha definito strumentalmente e velenosamente un pupo ospita nelle proprie liste il figlio di un mammasantissima, in carcere da anni per reati di mafia”. Così il candidato sindaco di Palermo del centrodestra Roberto Lagalla in una nota in cui attacca il centrosinistra.  “La questione morale declinata a questione di opportunità – continua il candidato sindaco del centrodestra -. Per alcuni la clava, per il diretto discendente di un mafioso ospitato nelle patrie galere il tappeto rosso. La miopia della verifica. Si imputa agli avversari politici un deficit di controllo –  per altro nel caso di chi è stato candidato 5 anni fa con Orlando impossibile da operare, se non da parte della sola magistratura – e poi si accetta la candidatura del figlio di un boss mafioso. Conosciuto da tutti, perché troppo chiacchierato. Insomma, il doppiopesismo, l’uso strumentale della morale definiscono una certa proposta politica, che adesso è chiamata a spiegare certe affermazioni e scelte”.