Editoriale di Filippo Cardinale

Ufficialmente Carmelo Pace si scontrava elettoralmente con l’ex sottosegretario alla Sanità ed ex sindaco di Ribera, Nenè Mangiacavallo. Ma nella vera sostanza, lo scontro era tra Davide e Golia. Carmelo Pace si misurava politicamente e numericamente con lo zio Peppe Ruvolo, senatore della Repubblica e in Parlamento da quasi 20 anni.

Uno scontro in famiglia, un rapporto politico-familiare interrotto alla vigilia delle elezioni, quando Peppe Ruvolo decise di mollare Carmelo Pace per stringere un rapporto e un’alleanza politica con Nenè Mangiacavallo. Da tempo, Ruvolo e Mangiavacallo si guardavano in cagnesco, ma la politica fa miracoli e cancella rancori e diversità di vedute.

La campagna elettorale è stata abbastanza dura, e le invettive non sono mancate. C’è un dato che è inconfutabile. Il senatore Ruvolo, parlamentare in carica, fresco di traghettamento politico da Forza Italia verso il carro del vincitore Matteo Renzi, doveva dimostrare la sua penetrazione nel territorio crispino, la sua “padronanza” elettorale.

La conquista della poltrona di sindaco rappresentava un biglietto da visita importante da presentare sulla bilancia del traghettamento. La vittoria di Carmelo Pace, del nipote che ha osato, indebolisce politicamente Peppe Ruvolo. E’ una sconfitta sul proprio campo che lascia l’amaro in bocca. Un amaro che durerà diverso tempo.

La campagna elettorale è stata seguita dalla gente che ha partecipato numerosa ai comizi. Spesso si è deragliato dai contenuti programmatici per scadere nelle invettive. Il gioco è stato durissimo. Un gioco nel quale, oltre alle invettive, sono volate promesse che come foglie al vento si disperderanno nel nulla. Carmelo Pace è sindaco e ha la maggioranza in Consiglio comunale.

Adesso la campagna elettorale è terminata. Non resta altro che fare sul serio. Tutti i Comuni d’Italia sono in difficoltà per via dei tagli ai trasferimenti statali e regionali. L’Anci costantemente lancia il grido di allarme. Vi sono temi che riguardano la collettività che bisogna svolgerli senza più perdere tempo.

Il vincitore, adesso, deve dimostrare di essere in grado a tenere il timone della nave.

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