Ospedali Sciacca e Ribera, i quesiti del consigliere ex Mizzica al sindaco Termine

SCIACCA. Dopo l’incontro di martedi scorso a Palermo sulla situazione dell’assistenza sanitaria in provincia di Agrigento, ed in particolare sull’ospedale di Sciacca, il consigliere comunale Giuseppe Catanzaro interviene con una serie di richieste al sindaco, probabilmente per indurlo a relazionare ufficialmente in consiglio sull’esito di tale confronto, in virtù di un dibattito che su questo tema già c’è stato in aula.

Catanzaro di recente ha definitivamente mollato il progetto Mizzica di cui è stato ispiratore insieme all’attuale sindaco e ciò che prima discutevano insieme adesso è oggetto di richieste formali ed istituzionali.

Catanzaro richiama l’attenzione sull’imminente avvicendamento nella direzione dell’Asp di Agrigento (ma anche nelle altre aziende siciliane) che avverrà nel prossimo mese di giugno, e si chiede se a Palermo sono state chieste maggiori rassicurazioni in merito alla tempistica necessaria all’attuale commisario Mario Zappia per poter provvedere a rendere esecutivo, pratico, l’indirizzo che l’assessore Volo gli ha dato riguardo ai concorsi che riguardano la Stroke Unit. “Nei trenta giorni circa che rimangono – dice Catanzaro – Zappia sarà effettivamente nelle condizioni di provvedere a tale adempimento ?”

Tutto questo, secondo Catanzaro, nell’ottica di scongiurare il rischio che l’avvicendamento in sede di direzione ospedaliera comporti un dover ricominciare tutto da capo, piuttosto che proseguire in un regime positivo di continuità.

Il consigliere fa poi riferimento alle questioni riguardante l’ospedale di Ribera che vuole diventare struttura di zona disagiata, trattandosi di un punto che a suo parare ha strettamente a che fare con il principio che tiene gli ospedali riuniti di Sciacca e Ribera, nelle more della attuale rete ospedaliera, in qualità di nosocomi complementari in tema di offerta sanitaria. “Possiamo – dice – affermare che dopo l’incontro di Palermo tale principio non è a rischio ? Possiamo, a prescindere, affermare che tale richiesta, anche se esitata positivamente, non metterebbe a rischio il livello di qualità di offerta sanitaria dell’ospedale di Sciacca ?”

Chiede, infine, se il sindaco Termine adesso ha in programma la convocazione della conferenza dei sindaci del distretto sanitario, con l’ottica di una complessiva condivisione della questione con il territorio. “Porre tali quesiti – conclude Catanzaro – vuole avere una funzione esclusivamente rassicurante per il territorio, in merito a questioni che, in occasione del consiglio comunale sul tema ospedale, erano rimaste aperte, certo che le risposte del nostro primo cittadino daranno alla città ancora più tranquillità su un tema centrale come quello sanitario”.

Giuseppe Recca