Ospedali, in commissione sanità discusso anche potenziamento ospedale di Sciacca
RIBERA/SCIACCA. Dopo le risultanze positive dell’audizione in commissione sanità, dove su proposta dell’onorevole Carmelo Pace e con la condivisione di tutti i parlamentari presenti è stata presentata una risoluzione che impegna il Governo Regionale ad adoperarsi per il raggiungimento dell’obiettivo proposto, lo stesso deputato riberese guarda avanti: “Non è il momento dei trionfalismi – dice – il lavoro è ancora tanto. La riapertura del Pronto Soccorso di Ribera e il rilancio dei presidi di Ribera e Sciacca non si risolve con un’audizione. Adesso viene il difficile ed è necessario passare dalle parole ai fatti. Bisogna lavorare ancora tanto e sodo perché quello che ci aspetta sarà un processo lungo e tortuoso. Il potenziamento dell’offerta sanitaria nel nostro territorio è stato un impegno preciso che intendo portare a termine. Pertanto, non abbasseremo la guardia e, congiuntamente al nostro commissario regionale Totò Cuffaro e ai colleghi parlamentari di partito, saremo vigili fino a quando non vedremo risultati tangibili e concreti”.
Pace, nel sottolineare pure il contributo fattivo dei colleghi Margherita La Rocca e Giusi Savarino, ricorda poi che in commissione si è parlato dell’offerta sanitaria complessiva di Sciacca e Ribera: “L’avvio dell’iter per il riconoscimento del “Fratelli Parlapiano” come pronto soccorso di zona disagiata comporterebbe non solo un efficiente presidio ospedaliero per le zone interne delle Terre Sicane che, attualmente, non riescono a raggiungere in tempi celeri un pronto soccorso, ma agevolerebbe anche il Pronto Soccorso del “Giovanni Paolo II” di Sciacca che, nonostante gli sforzi del personale sanitario, è quotidianamente al collasso”.
“Abbiamo anche parlato delle prospettive del nosocomio saccense – aggiunge Pace – auspicando il potenziamento delle strutture presenti e con l’apertura di nuove unità operative. Tutto ciò, è utile ribadirlo, al fine di non alimentare, così, campanilismi di sorta fra la comunità di Sciacca e quella di Ribera. Tale programmazione ricade in un momento storico in cui è fondamentale un ritorno alla normalità della gestione delle problematiche sanitarie. Quello di ieri è stato sicuramente un momento positivo per gli ospedali di Sciacca e Ribera ma, tuttavia, è solo un risultato parziale”.