OSPEDALE, PACE: “NESSUNO SI ATTIVA A DIFESA”

 “Questa mattina, per l’ennesima volta, mi sono recato presso la Direzione Generale dell’Asp per chiedere chiarimenti sulla situazione relativa al nostro ospedale. Ho appreso che è stato dato incarico, a tempo determinato, a due cardiologi e ad un medico per il reparto di medicina. Apprendiamo che qualcosa si muove, ma chiaramente non basta, perché con questi due incarichi la situazione si tampona, ma non si risolve”.

Lo afferma il sindaco Carmelo Pace che aggiunge: “Ho anche inviato  una nuova lettera ai nostri deputati regionali e nazionali, perché è incomprensibile il silenzio che è calato sulla situazione dell’ospedale di Ribera. Sembra che nessuno si attivi a difesa del nostro nosocomio e questo, oltre a non essere di facile comprensione, è davvero ingiustificabile”.

“Tutte le Istituzioni – aggiunge ancora il Sindaco – devono pretendere risposte concrete. In passato per molto meno ci si è scomodati, mentre adesso nessuno sta muovendo un dito, nessuno: dai deputati alle associazioni. Ho già chiesto e sono in attesa, un incontro al presidente Crocetta e all’assessore Borsellino, per porre all’attenzione del nuovo Governo, la situazione di impasse relativa alle sorti dell’ospedale di Ribera”.

Infine, il Sindaco conclude: “Da più di un anno circolano notizie sulla Fondazione Maugeri. L’inizio delle proprie attività della Fondazione presso il nostro nosocomio è al centro della cronaca cittadina da tanti mesi, ma alle notizie e alle indiscrezioni non sono ancora seguiti i fatti e, ad oggi, continuano a non giungere notizie ufficiali in merito. E in questa situazione di impasse, come se non bastasse, non solo non si intravedono soluzioni all’orizzonte, ma addirittura, la situazione continua a peggiorare e la struttura sanitaria riberese a compiere notevoli passi indietro. Dopo aver vissuto momenti di incertezze alla luce di chiusure o smantellamenti di reparti all’interno del nostro ospedale, in questi giorni stiamo assistendo anche alla chiusura del reparto di cardiologia. Ma non solo: tutto lascia presagire che presto, assisteremo alla chiusura di tutti i reparti e, quindi, dell’intero nosocomio. Non riesco a capire perché certi argomenti, come l’organizzazione delle “feste”, si pongono all’attenzione dell’opinione pubblica, mentre per l’ospedale nessuno batte ciglio”.

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