OSPEDALE, M5S REPLICA PD E SCIACCA DEMOCRATICA: “LA VECCHIA POLITICA E’ INCAPACE DI CHIAMARE LE COSE COL LORO NOME”
Si alza il livello dello scontro politico tra Pd e Sciacca Democratica e il Movimento 5 Stelle. Le scintille belliche sono state alimentate dalla querelle sulla riorganizzazione della rete ospedaliera siciliana.
Dopo l’attacco di ieri da parte di Pd e Sciacca Democratica che accusavano i pentastellati di suscitare inutili allarmismi sul declassamento dell’ospedale di Sciacca e sul nome da dare al documento inviato dalla Regione siciliana al Ministero della Salute, oggi i pentastellati replicano con una nota.
“Prendiamo atto dell’incapacità manifesta della vecchia politica di chiamare le cose con il loro nome. Nascondersi dietro ai giochi di parole, alla denominazione “documento metodologico”, per opportunismo politico o per conclamata miopia, significa negare l’evidenza dei fatti. Verba volant, scripta manent”.
Per i pentastellati i fatti dicono chiaramente quali sono le intenzioni del Presidente Crocetta e del suo braccio operativo Assessore Gucciardi e sono riportati nero su bianco. “Le rassicurazioni verbali restano “aria fritta” dinanzi a un documento che “metodologicamente” relega l’ospedale di Sciacca a struttura di base. Nel frattempo si mantengono come spoke la struttura di Agrigento, città di Angelino Alfano, la struttura di Salemi (10.794 abitanti), città natale del caro Assessore alla Sanità, la struttura di Gela, del Presidente Crocetta, affiancata a quella di Mazzarino (12.145 abitanti) e di Niscemi (27.558 abitanti)”.
“La verità- prosegue la nota- è che la gestione della Sanità in Sicilia è ormai legata a interessi politici che nulla hanno a che vedere con le reali esigenze dei territori e soprattutto dei cittadini”.
Poi, fanno quadrato attorno al deputato saccense Matteo Mangiacavallo. “Assurdo accusare Matteo Mangiacavallo e M5S di sciacallaggio politico. Questo è un tentativo maldestro e, come testimoniato dall’azione del deputato in questi anni, privo di alcun fondamento”.
Il PD e Sciacca Democratica continuino, come loro stessi hanno sostenuto qualche giorno fa, a “lavorare in silenzio”, così non li sentirà nessuno, e “a fari spenti”, così continueranno a non vedere alcunché, aspettando che la bozza diventi definitiva e che sia poi sottoposta a sindacati e sindaci per mera presa d’atto”, concludono i pentastellati.