OSPEDALE, GLI ERRORI DI FICARRA: NIENTE INVESTIMENTI, TANTO DEGRADO

Nulla accade a caso, gli errori si generano da scelte compiute dagli esseri umani. E anche i manager commettono errori, anche quelli che gestiscono la sanità. Tutti hanno il ricordo dell’ex direttore generale dell’Asp di Agrigento, Salvatore Lucio Ficarra. Per il manager tutto andava bene, non esistevano problemi, i giornalisti esageravano nelle critiche (Le minacce di querela non mancavano mai), i comitati civici a difesa dell’efficienza dell’ospedale erano “politicizzati”, “strumentalizzati” (Anche in questo caso, querela per l’avvocato Ignazio Cucchiara, presidente del Comitato civico per la sanità).

Il Comitato civico per la sanità di Sciacca, ha incontrato il Commissario straordinario dell’Asp di Agrigento, Gervaso Venuti, venerdì scorso, insieme al sindaco Francesca Valenti.

Si è discusso ampiamente delle varie emergenze che attanagliano l’ospedale saccense e i disservizi quotidiani che non fanno altro che peggiorare e danneggiare l’immagine della struttura saccense e offrire servizi inadeguati ai cittadini.

E’ il Comitato civico per la sanità di Sciacca, in una nota, che ribadisce in un passaggio importante, gli errori del passato. Certamente, il Comitato non si è inventato nulla e ciò che scrive è il frutto del verbale redatto nel corso della riunione.

“Mancata indizione e/o conclusione dei vari concorsi (cosa che hanno fatto le altre Asp) e mancata scelta di pieno utilizzo delle risorse di bilancio per il miglioramento dei servizi”. Tale politica manageriale non ha consentito “di utilizzare a pieno i fondi di bilancio. Si è insistito sul risparmio con un riverbero negativo della qualità dei servizi ed il conseguente ricorso dei pazienti alle strutture ospedaliere di altre Asp ed il peso dele spese relative sul bilancio dell’Asp di Agrigento”.

Insomma, Ficarra non investiva per produrre utili di cui vantarsi. Al risparmio ha fatto seguito il degrado dell’ospedale di cui oggi a pagare è il territorio, i suoi cittadini.

Filippo Cardinale


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