Ospedale Giovanni Poalo II sempre in criticità, i consiglieri Santangelo e Mandracchia scrivono al sindaco

Tutto prosegue “in emergenza” al Giovanni Paolo II. Emergenza che sfocia in disservizi e criticità che si ripercuotono sui cittadini. Alle promesse del nuovo direttore generale non sono corrisposti segnali di cambio di passo. Sette reparti “in codice rosso”

SCIACCA- Sono continue le criticità, ormai croniche, che riguardano l’ospedale di Sciacca. Dal reparto di ortopedia che continua a funzionare in maniera discontinua e ad oggi chiuso, all’urologia che è priva di personale medico e funziona con il solo primario, dalla psichiatria dove un dirigente medico si è dimesso, alla medicina dove persiste una grave carenza di personale ed ancora si attende il concorso per la nomina del primario, dall’oncologia dove nonostante l’unità sia stata implementata con un altro dirigente medico ad oggi continua a persistere la carenza, alla chirurgia dove si attende la nomina del primario, dalla stroke unit, al rischio secondo voci di corridoio di un possibile depotenziamento dell’oculistica e dalla mancata attivazione della seconda sala dell’emodinamica. E’ questo il quadro che emerge da una interrogazione dei consiglieri comunali Carmela Santangelo e Paolo Mandracchia inviata all’Amministrazione comunale.

“Questi citati riteniamo che siano solo alcuni dei problemi irrisolti e che da una lettura della pianta organica del Giovanni Paolo II possano venire fuori tutte le problematiche presenti in tutto l’ospedale”, chiosano. “Non sono più accettabili soluzioni tampone come ad esempio il reparto di Ortopedia dapprima aperto poi successivamente chiuso ed adesso si parla di una nuova riapertura nell’attesa dell’espletamento del concorso”. I due consiglieri sollecitano il sindaco Fabio Termine a concordare in tempi brevi un incontro con il direttore Capodieci “per capire la reale situazione del nostro Presidio e le azioni che si stanno mettendo in atto per risolvere i problemi annosi presenti nel nosocomio”.
“Ci troviamo di fronte ad una piccola barca a vela che affronta le onde del mare nella speranza un giorno di attraccare in un porto sereno”.