Ospedale di Sciacca, Cucchiara: “Non possiamo accettare che i servizi vengano spostati su Agrigento”
SCIACCA. Non era una riunione preparativa alla manifestazione del prossimo 10 novembre, ma un incontro promosso dal Rotary Club per descrivere le criticità dell’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca e della situazione dell’assistenza sanitaria nel territorio.
Non c’è stata comunque tanta partecipazione al di là di alcuni soci del club service, dell’ex sindaco Fabrizio Di Paola e del deputato regionale Dc Carmelo Pace.
Hanno relazionato Damiano Abate e Ignazio Cucchiara. Il primo ha elencato tutte le criticità attuali dell’ospedale saccense un po’ in tutti i reparti, con le questioni annose di unità operative con un solo medico e altre costrette a dare supporto con prestazioni aggiuntive ad altri ospedali della provincia.
Cucchiara ha invece posto l’accento sul decreto della rete ospedaliera siciliana del 2019 che in quella occasione venne riallineata ai parametri del decreto Balduzzi, nella quale gli Ospedali Civili Riuniti di Sciacca e Ribera erano individuati come Dea di primo livello, con l’attivazione di servizi che in pratica non si è mai realizzata.
Cucchiara ha difeso con forza l’esposto alla Procura della Repubblica di Sciacca e alla Procura regionale della Corte dei Conti che da più parti è stato criticato, sostenendo che l’iniziativa legittima quel diritto alla salute di tutti i cittadini sancito dalla Costituzione Italiana. “Quello che sta accadendo è incredibile – ha detto – dobbiamo agire tutti con determinazione, a cominciare dai sindaci che sono il primo punto di riferimento dei cittadini. C’è una evidente propensione a spostare tutto verso la zona orientale della provincia, questo non lo possiamo accettare”.
Ha poi ricordato la battaglia del passato per evitare il dimensionamento del tribunale di Sciacca che vide in prima linea proprio i sindaci del territorio, e tra questi lo stesso Pace, oggi parlamentare della maggioranza che sostiene il governo regionale.
Giuseppe Recca