Ospedale di Sciacca, contrasse l’epatite C dopo angioplastica coronaria. Asp paga risarcimento danni ma impugna la sentenza
SCIACCA. L’Asp di Agrigento ha disposto la liquidazione della cifra complessiva di 108.524 euro ad un paziente che contrasse l’epatite C dopo un ricovero e un intervento chirurgico di angioplastica coronaria a seguito di un infarto del miocardio.
Il fatto risale all’aprile 2012 quando il paziente si trovava all’unità operativa di Emodinamica e Cardiologia dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca. Poi, nel 2016 l’Asp venne citata davanti al Tribunale di Agrigento per verificare il nesso di casualità fra il contagio di epatite C, di cui il paziente è risultato affetto, e l’intervento chirurgico subito.
Venne chiesto un risarcimento danni di 212.500 euro. L’Asp si costituì in giudizio per ottenere il rigetto delle pretese risarcitorie. Nel giugno di quest’anno, con formula esecutiva, il tribunale di Agrigento ha condannato l’Asp al pagamento di 102.507 euro a titolo di risarcimento danni in favore del contagiato, più rimborso spese e oneri.