OSPEDALE DI SCIACCA AREA COVID, VALENTI A MUSUMECI: “VADO IN PROCURA”

Il sindaco di Sciacca in una lunga lettera al presidente della Regione ed alle autorità sanitarie regionali e provinciali, chiede una modifica del piano di intervento ospedaliero nell’ambito della emergenza Covid-19.
Un’iniziativa che scaturisce dalla protesta che ormai dura da giorni contro la realizzazione a Sciacca di un’area Covid 19. Il sindaco Francesca Valenti sottolinea che le scelte fatte dalla Regione siano diverse dalla linee di indirizzo organizzative fornite dal Ministero della Salute, con circolare n. 7865 del 25 marzo 2020. “Segnatamente -scrive – tale circolare, sulla base “dell’esperienza delle regioni
precocemente e maggiormente colpite dalla pandemia”, ha disposto anche per le Regioni a Statuto
speciale che “è necessario identificare prioritariamente strutture/stabilimenti dedicati alla
gestione esclusiva del paziente affetto da COVID-19, tenuto conto che le attività precipue sono
legate alle malattie infettive, assistenza respiratoria e terapia intensiva”.

“La previsione di strutture dedicate al trattamento dei pazienti COVID-19 è espressamente prevista “al fine di evitare PERICOLOSE INFEZIONI NOSOCOMIALI” per il personale della struttura ed i pazienti non COVID-19, infezioni possibili ove i pazienti COVID-19 non siano “allocati in strutture e stabilimenti alternativi”. Dunque, l’indicazione di principio è che i pazienti COVID-19 debbano essere ricoverati in strutture sanitarie dedicate esclusivamente alla gestione dell’epidemia”.

Inoltre, il piano prevede n. 55 posti di degenza ordinaria attivi di cui: n. 35 posti presso il Presidio
Ospedaliero San Giovanni di Dio di Agrigento e n. 20 posti presso il Presidio Ospedaliero Ospedali
Civili Riuniti di Sciacca. Tali posti, in degenza ordinaria in attivazione, verrebbero aumentati di
altri n. 53 posti presso il Presidio Ospedaliero San Giovanni di Dio di Agrigento, n. 55 posti presso
il Presidio Ospedaliero Ospedali Civili Riuniti di Sciacca, n. 5 posti presso il Presidio Ospedaliero
Barone Lombardo di Canicattì e n. 6 posti presso il Presidio Ospedaliero San Giacomo D’Altopasso
di Licata.
Praticamente, il Presidio Ospedaliero di Sciacca con l’attivazione di n. 75 posti di degenza ordinaria
di pazienti COVID-19 è destinato a diventare un COVID Hospital.

Per il sindaco Valenti la decisione di istituire un reparto COVID-19 presso un Presidio
Ospedaliero in cui operano altri ed importanti reparti genera una promiscuità strutturale idonea, in
ipotesi, alla propagazione del contagio, atteso che è pressocché impossibile assicurare e garantire
che i reparti COVID-19 siano “sigillati” (come pure prescritto).

“Né è ipotizzabile ed accettabile – scrive – che, in forza di tale illegittimo e pericoloso Piano, alcuni reparti del Presidio Ospedaliero di Sciacca possano essere trasferiti presso altri Presidi Ospedalieri della
Provincia. Non si comprende per quale ragione si sia deciso di creare occasioni di contagio anziché, più
responsabilmente, dedicare una struttura interamente ed esclusivamente a COVID Hospital. Non si comprende per quale ragione si sia prevista l’attivazione di n. 75 posti di degenza ordinaria
di pazienti attivi nel Presidio Ospedaliero di Sciacca; si tratta di un numero di posti che,
palesemente e di fatto, fa diventare l’Ospedale di Sciacca il COVID Hospital dell’intera provincia e
della Regione siciliana”.
Il sindaco chiede alla Regione che il Piano venga immediatamente modificato, mantenendo la
funzionalità in sicurezza di tutti i reparti del Presidio Ospedaliero Giovanni Paolo II di Sciacca ed
individuando altra struttura da destinare in via esclusiva alla degenza ordinaria dei pazienti COVID19.
Si confida in un sollecito e positivo riscontro.