OSPEDALE: DA 10 GIORNI NIENTE ACQUA CALDA. IN RADIOLOGIA UN MACCHINARIO DA TEMPO ATTENDE IL MONTAGGIO
Segni ovunque di mancata manutenzione, di incuria, di abbandono. Brutte pennellate che mortificano la storia della nostra struttura sanitaria. Una storia costellata anche di eccellenza nel periodo in cui era Azienda ospedaliera.
Un degrado presente nei vari reparti che mortifica anche l’instancabile impegno del personale medico, infermieristico e ausiliario che con ritmi massacranti assicurano l’erogazione dei servizi.
Un impegno comune che trova i limiti i disservizi causati da una cattiva manutenzione, ma anche di una manutenzione non eseguita.
E così da 10 giorni manca l’acqua calda, eccezione fatta per la foresteria perché gode di una tubazione diversa. Pazienti che presentano lamentele, familiari che vivono tutte le difficoltà nell’assistenza ai malati.
Proprio ieri, è partita una lettera alla Direzione generale dell’Asp di Agrigento da parte del tribunale per i diritti del malato. L’ennesima, in verità.
La responsabile Lilla Piazza segnala la mancanza di apparecchiatura necessarie alla diagnostica strumentale nel reparto di radiologia. E poi ancora, nello stesso reparto, il mancato uso dell’apparecchio gilardone “acquistato da anni e non ancora montato”, il mancato collaudo del telecomando video fluoro.
Il Tdm segnala pavimenti sconnessi, sedie rotte. Un brutto quadro che mortifica l’ospedale di Sciacca, dove è possibile accedere senza difficoltà la notte, tanto non ci sono controlli. L’uultimo arresto è avvenuta due notti scorse. Un pregiudicato saccense aveva svaligiato 17 armadietti in vari reparti, rubando anche un portafoglio ad un ricoverato.
Al tempo di Lucio Salvatore Ficarra era un “reato” segnalare le varie disfunzioni, le varie criticità. Spesso la stampa era minacciata di querela. Auspichiamo che il nuovo manager sappia prendere a cuore la realtà di Sciacca, strategia e importante, e soprattutto sappia fare un gesto di umiltà e onestà e ammettere la situazione di degrado che vive la struttura ospedaliera. Ma che faccia, prima di ogni cosa, opere azioni concrete.
Filippo Cardinale