OSPEDALE, ANCHE LA TAC IN TILT. L’ODISSEA DI PAZIENTI E FAMILIARI

Al peggio non c’è fine. Chiuse le sale dell’Emodinamica, Tac in tilt. Disservizi a iosa e odissee da parte dei pazienti e familiari accompagnatori.

La storia che vi raccontiamo è vera. Non facciamo i nomi per ossequiare il codice deontologico del giornalista e per la privacy relativa a fatti che riguardano la salute del cittadino.

Con l’inizio del nuovo anno giunge al pronto soccorso una signora con presunto ictus. Era presente un solo medico e almeno 15 persone   in attesa. Un solo medico, un solo infermiere. 

La signora viene visitata dopo mezz’ora e viene portata dai propri familiari a fare la Tac. In reparto la situazione è altrettanto tragica: un infermiere e un medico. La paziente è stata messa sul lettino con l’aiuto dei familiari considerato l’impossibilità nel muoversi con l’aiuto di infermieri.
Finita la Tac la paziente, rimasta nei corridoi, veniva ricoverata nelle stanze del pronto soccorso dopo un paio d’ore, poiché il reparto di medicina era al collasso. La paziente rimane al pronto soccorso per 5 giorni.
Ovviamente, il pronto soccorso è pieno di pazienti che hanno dormito nelle barelle, o sulle sedie, senza coperte, con i giubbotti sul corpo.
In questo contesto, da apprezzare la disponibilità di medici, infermieri e ausiliari, davvero angeli, ma disperati per l’inefficenza della struttura ospedaliera e per l’impossibilità di gestire l’elevato numero di pazienti presenti nel nostro nosocomio, considerato il bacino di utenza.
La struttura ospedaliera di Sciacca è la somma di reparti al collasso, pazienti disperati, familiari esasperati. Quali altri casi si attendono per gridare allo scandalo e far pagare il conto dei disagi e delle irresponsabilità?

 

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