OSPEDALE, ALTRO CHE FAKE NEWS! “CONTATTATE LA CASA DI CURA SANT’ANNA”. LA DISPOSIZIONE DEL 9 APRILE
Il commissario ad acta per l’emergenza Covid-19 per gli ospedali riuniti Giovanni Paolo II e Fratelli Parlapiano insiste, nel corso delle sue interviste, soft e senza contraddittorio, usa il termine di fake news. Un termine inglese che fa moda. nella realtà, parlano le disposizioni firmate e inviate ai direttori delle Unità Operative degli ospedali di Sciacca e di Ribera.
Una di queste disposizioni è datata 9 aprile 2020 con protocollo 57962. E’ indirizzata al Direttore U.O. Medicina Chirurgia Accettazione Urgenza Pronto Soccorso ospedali riuniti di Sciacca e di Ribera. Peer conoscenza ai signori direttori Unità Operative Medicina, Nefrologia dell’ospedale di Sciacca e al direttore Unità Operativa di Medicina dell’ospedale di Ribera. L’oggetto è “ricoveri in medicina”.
Nella lettera viene indicato: “In considerazione dell’attuale emergenza Covid-19 che ha comportato la realizzazione presso il Presidio Ospedaliero di Sciacca di un’area Covid all’interno della quale è inglobata l’U.O. di Medicina Interna, tenuto conto che, in ragione di quanto sopra riportato, è preclusa nel su menzionato reparto la possibilità di ricoverare pazienti NO COVID, dovendo, tuttavia pianificare un percorso di natura internistica per pazienti COVID che necessitano di ricovero urgente in ambiente ospedaliero, preso atto del protocollo d’intesa che l’Asp di Agrigento ha stipulato con la Casa di Cura Sant’Anna di Agrigento che mette a disposizione dell’Asp dei posti letto di Medicina Interna per pazienti NO COVID, adottato con atto deliberativo n. 507 del 26 marzo 2020, si invita le SS.LL, qualora si rende necessario effettuare un ricovero urgente di un paziente di interesse internistico, a contattare la Casa di Cura Sant’Anna di Agrigento, acquisendo la disponibilità del posto letto e procedere all’invio del paziente nella struttura prima citata”.
La disposizione è firmata dal commissario ad acta per l’emertgenza Covid-19 Albero Firenze e dal direttore sanitario dell’ospedale di Sciacca, Gaetano Migliazzo. La lettera è chiara, come è chiaro il numero dei posti letto dedicati a pazienti Covid-19, cioè 75.
La rimodulazione dell’ospedale di Sciacca alle esigenze derivanti dall’emergenza Covid parrebbe abbia comportato un investimento di 4 milioni di euro, di cui 2 sarebbero stati già spesi.
Insomma, i fatti prevalgono sulle comunicazioni rasserenanti. Noi abbiamo la sensazione che l’ospedale di Sciacca si avvii a piè uniti verso quel depotenziamento che ha fatto urlare parlamentari della zona (tutti in quarantena linguistica), comitati, amministratori locali.
Il sindaco di Sciacca ha richiesto dettagliate spiegazioni che, almeno secondo il primo cittadino, non sono ancora pervenute. Spiegazioni hanno chiesto alcuni consiglieri comunali di Ribera. “Scelta non logica” è stata definita, quella attuata nel contesto dell’emergenza Covid-19, dallo pneumologo Nenè Mangiacavallo. Nel frattempo, la curva epidemica in Sicilia ha imboccato il pianoro, il picco temuto dal rientro dal nord degli oltre 30.000 siciliani non si è verificato e si pensa ad un graduale rallentamento delle restrizioni delle libertà dei cittadini. L’ospedale di Sciacca ad oggi non ospita, fortunatamente, pazienti covid. Sono emersi, però, i disagi che man mano i cittadini del vasto territorio coglieranno in caso di bisogno delle strutture ospedaliere di Sciacca e di Ribera. Pazienza, c’è il viaggio della speranza a 80 chilometri, in una struttura privata oggetto di convenzione con l’Asp di Agrigento.
Filippo Cardinale
REPORT ASP 12 APRILE CON RICOVERI OSPEDALE SCIACCA