OPERAZIONE “PITBULL”, CONDANNE PER COCCHIARA E MARCIANTE
Il giudice monocratico del Tribunale di Sciacca ha inflitto 3 anni e 4 mesi di reclusione per Giuseppe Marciante (di 38 anni) e 1 anno e 6 mesi per Giovanni Cocchiara 22 anni, entrambi di Sciacca. Per ambedue l’accusa è did etenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Ilprocesso è stato celebrato con il rito abbreviato che riduce di un terzo la condanna.
La pubblica accusa, rapprsentata dal magistrato Alessandro Moffa aveva chiesto 3 anni e 10 mesi per Marciante e 1 anno e 8 mesi per Cocchiara.
Marciante aveva ammesso subito dopo l’arresto le proprie responsabilità, respinte invece da Cocchiara. I due imputati erano stati arrestati lo scorso 18 marzo nelcorso dell’operazione denominata Pitbull messa a segno dai carabinieri della compagnia di Sciacca dopo settimane di intercettazioni e indagini svolte nel quartiere di San Michele.
Dalle indagini è emersa un’attività di spaccio di hashish e marijuana che ha coinvolto altre 4 persone che vengono giudicate con il rito ordinario.
I clienti erano giovani saccensi, alcuni dei quali minorenni. Durante il blitz, i militari dell’arma avevano anche sequestrato 110 grammi di marijuana che era stata nascosta all’interno di un contatore dell’acqua.
Per gli inquirenti Marciante avrebbe anche svolto una attività di proselitismo nei confronti di diversi giovani per avviarli al consumo di sostanze stupefacenti. Ma l’accusa ben più grave è relativa ad un episodio di presunta violenza sessuale nei confronti di un minore, venuta fuori sempre nel contesto dell’operazione Pitbull. Violenza della quale si sarebbe reso responsabile il saccense Lino Conticello di 48 anni, mentre Marciante è accusato di avere convinto il giovane a recarsi nella sua abitazione.