OPERAZIONE “GOGOL”: TRUFFA ALL’INPS DI 400 MILA EURO PER ASSUNZIONE DI FALSI BRACCIANTI
I Finanzieri del Comando Provinciale della Guadia di Finanza di Agrigento hanno scoperto che, proprio come in “le anime morte”, classico della letteratura mondiale dello scrittore ucraino Gogol’ (a cui si deve il nome della complessa operazione), nella provincia di Agrigento esistevano tre diverse imprese agricole “fantasma” che avevano assunto 133 finti braccianti agricoli.
Le Fiamme Gialle di Licata hanno smascherato, nella realtà, 133 falsi agricoltori, assunti fittiziamente da tre imprese di Canicatti’, Palma di Montechiaro e Naro, i quali hanno indebitamente percepito contributi assistenziali relativi all’indennità di disoccupazione agricola, malattia e/o di maternità erogati dalI’I.N.P.S. per un ammontare di oltre € 400.000,00.
Fin dal mese di gennaio, i Finanzieri della Tenenza di Licata, coordinati e diretti dal Comandante della Compagnia di Agrigento, hanno attentamente monitorato questo settore della spesa previdenziale ed assistenziale che rappresenta, a livello nazionale, una tra le voci più rilevanti delle “prestazioni a sostegno del reddito” erogate dall’I.N.P.S.. Le complesse indagini hanno permesso di individuare tre imprese agricole c.d. “cartiere”, appositamente costituite con il solo scopo di presentare all’I.N.P.S. falsa documentazione attestante 133 rapporti di lavoro.
Le tre imprese, infatti, oltre a non aver mai presentato alcuna dichiarazione dei redditi, non avevano mai posseduto, acquistato o affittato ne terreni agrigoli ne macchinari per la coltivazione o la raccolta di frutta o ortaggi. A fronte delle giornate di lavoro dichiarate e mai effettuate dai dipendenti delle suddette aziende, quindi, i 133 finti braccianti agricoli hanno indebitamente percepito dall’Istituto, per indennità di disoccupazione agricola, malattia e/o maternita, un ammontare complessivo di € 436.960,39, oltre a maturare i contributi ai fini pensionistici.
Grazie all’azione di contrasto portata avanti dalle Fiamme Gialle di Licata però, tutti e 133 i falsi braccianti responsabili, a diverso titolo, dei reati di falso e truffa aggravata nonche’ i responsabili delle suddette aziende agricole sono stati deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento. Inoltre, a seguito di questa articolata operazione di polizia, l’I.N.P.S. di Agrigento ha già avviato le procedure di rimborso delle somme illecitamente percepite.