OPERAZIONE ANTIDROGA “VELENO”: PER VALERIO ZINERCO ANCHE L’ACCUSA DI OMICIDIO COLPOSO
Secondo gli inquirenti, sarebbe stato Zinerco a fornire le sostanze stupefacenti alla riberese deceduta per overdose
Sul ventottenne riberese Valerio Zinerco, oltre all’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti, pende anche l’ipotesi del reato di omicidio colposo ai danni della giovane riberese Jessica Miceli, deceduta per overdose. Il procuratore della Repubblica, Vincenzo Pantaleo, nel corso della conferenza stampa svoltasi subito dopo il blitz dei carabinieri relativamente all’operazione antidroga “Veleno”, ha spiegato che su Valerio Zinerco pende anche l’accusa di omicidio colposo. Il procuratore ha raccontato che dopo la morte della giovane riberese, alla fine del 2012, gli investigatori si sono concentrati per individuare lo spacciatore che aveva fornito le sostenze stupefacenti alla giovane.
Indagini a tappeto che, dopo un lavoro certosino, hanno consentito, secondo la magistratura inquirente, di individuare nel riberese Valerio Zinerco lo spacciatore. Da Zinerco, poi, le indagini si sono aperte come un ventaglio individuando una rete di presunti spacciatori finiti nella retata notturna.
Secondo quanto descritto dalla Procura, nel corso della conferenza stampa, il quadro accusatorio su Zinerco si aggrava, appunto, con il reato di omicidio colposo.
(Nella foto, Valerio Zinerco)