Open Arms, Salvini in attesa del verdetto: «Niente dimissioni in caso di condanna»

Il leader della Lega e ministro dell’Interno al tempo dei fatti, si è così pronunciato sulla sentenza di venerdì prossimo

“Assolutamente no, ci mancherebbe. Per quale motivo?” Il vicepremier Matteo Salvini ha risposto così a chi gli chiedeva se si dimetterà in caso di condanna al processo Open Arms: «Al processo di venerdì ho tre giudici che decidono, che spero non siano militanti di nessun partito e che decidano in base alla norma. Ci sono in ballo 6 anni di carcere e un milione di euro di risarcimento danni a mio carico e soprattutto il futuro dell’Italia», ha spiegato Salvini a margine del congresso della Lega lombarda a Milano.«Io penso che la sentenza di venerdì, più che per Salvini che preferisce essere assolto che condannato a sei anni di galera – ha detto ancora -, sia uno spartiacque per l’Italia. Una condanna anche solo di un mese significherebbe una condanna per l’Italia».

Giorgia Meloni «non mi ha mai fatto mancare la solidarietà politica e umana per la vicenda incredibile che si va a concludere il 20 dicembre», aggiunge il leader della Lega Matteo Salvini in videocollegamento ad Atreju. «Sarò penso anche a nome vostro (rivolgendosi alla destra) a processo a Palermo, sarà il giorno della sentenza in cui scoprirò se avere bloccato dei clandestini è stato mio diritto e dovere oppure un reato. Io vado in quel tribunale a testa alta, con orgoglio perché finché campo» difendere i confini «non potrà mai essere un reato».

La Lega Sicilia intanto, ieri e oggi, nelle piazze di tutte le province, con 56 gazebo «per esprimere solidarietà al vicepremier Matteo Salvini. Difendere i confini del nostro Paese non è un reato, Matteo siamo tutti con te». Così in una nota il senatore siciliano della Lega Nino Germanà, commissario del partito nell’Isola.