Omicidio-suicidio, vescovo di Mazara Giurdanella: “Nessuno si senta lasciato solo”
«In quest’ora particolarmente buia mi rivolgo a voi con la discrezione e il garbo richiesti in momenti come quello che stiamo vivendo, per esprimere vicinanza e prossimità, animato dal sincero desiderio e dal profondo bisogno di partecipare, con autentico rispetto, del dolore di tutti». Lo afferma il Vescovo di Mazara del Vallo, monsignor Angelo Giurdanella, in un messaggio rivolto alla famiglia Leo, alla comunità di Salemi e al parroco don Vito Saladino.
«La piccola figlia di Marisa oggi, nella sua tenera età, conosce un dolore grande e incomprensibile, vedendo venir meno la presenza di riferimenti significativi per la sua crescita – ha scritto monsignor Giurdanella – il dramma che si è appena consumato mi raggiunge profondamente, mi turba e mi ferisce. La vostra sofferenza – rivolgendosi sempre ai familiari di Marisa Leo e alla comunità salemitana – è così intima e violenta che sento solo il desiderio di stringermi a voi come padre e come pastore per confermarmi con voi nella consapevolezza di quanto sia prezioso l’amore, di quanto siano necessari l’affetto sincero, la cura, la prossimità. Nessuno si senta lasciato solo!».
Il Vescovo aggiunge: «Noi tutti, ancora in cammino, nella complessità della vita, sentiamo, oggi più che mai, il bisogno di legami sani, profondi, forti, veri. E maturiamo, altresì, la consapevolezza che è nostra responsabilità promuoverli, sperimentarli e educare ad essi con l’esempio».
E conclude: «Tutti ricordo nelle mie preghiere e alle preghiere di tutti mi unisco, chiedendovi di voler affidare con me a Dio la piccola Alice perché da oggi il Signore custodisca e protegga in lei il dono di una vita che dovrà crescere per esprimersi, anche con il nostro responsabile aiuto, nell’esercizio di un’autentica libertà».