OMICIDIO MEZZAPELLE: ASSOLTO ANDREA DI CARLO

Gli indizi non sono stati ritenuti sufficienti per la condanna. Confermata la richiesta del Pm

La Corte di Assise di Agfrigento, presiduta da Luisa Turco, ha asolto per insufficienza di prove Giuseppe Loenardo Di Carlo, il 32enne menfitano accusato dell’uccisione di Filippo Mezzapelle. La corte ha così confermato la richiesta del pubblico ministero Andrea Bianchi, che al termine della sua requisitoria aveva chiesto ai giudici di assolvere Di Carlo. L’omicidio è avvenuto nel luglio del 2007, in un cantiere dello stesso Di Carlo.

Mezzapelle – guardiano alle dipendenze dell’imprenditore – venne prima assassinato a colpi di pistola e poi, ormai morto, bruciato, la Corte ha assecondato la richiesta del Pm, che aveva evidenziato come il processo, pur caratterizzato da molti indizi, non ha fatto emergere una prova certa, tale da spingere la Corte a decidere la condanna dell’imputato. L’avvocato Francesco Di Giovanna, rappresentante della parte civile costituita nel processo (la madre di Filippo Mezzapelle), aveva invece chiesto la condanna di Di Carlo. La difesa di Di carlo era rappresentata dagli avvocati Flavio Moccia, Accursio Gagliano e Diego Galluzzo.

La vittima, che aveva precedenti per spaccio di droga, rapine e traffico d’armi, nel 1993 appiccò il fuoco alla cella in cui era detenuto. Nel rogo morirono tre persone.

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