OMICIDIO FAVARA: LA VITTIMA ERA IL RE DEGLI APPARECCHI “MANGIASOLDI”

Era noto anche a Sciacca Calogero Palumbo Piccionello, l’uomo ucciso ieri sera a Favara con diversi colpi di pistola. Lo chiamavano “Mistero Slot”’perchè gestiva centinaia di apparecchi elettronici sparsi nelle sale da videogioco della provincia, Sciacca compresa.

Aveva quasi un terzo del mercato, una sorta di monopolio del noleggio e dell’installazione delle macchinette, ma anche giochi e divertimenti anche quelli di ultima uscita. Il suo fiore all’occhiello in provincia era l’Aster Games, una delle più quotate sala giochi della provincia, a San Leone. Ma anche a Sciacca aveva apparecchi collocati nei video pub dello Stazzone.

Ufficialmente da alcuni anni aveva passato la mano, e la società che gestiva la sala Aster Games nella frazione balneare era controllata dal figlio Giuseppe, di 38 anni, attraverso la “Palumbo Piccionello Giuseppe e C. s.a.s.” con sede a Favara. In una intercettazione contenuta nell’ordinanza “Nuova cupola” si legge che la vittima cercò in alcuni conoscenti in odor di mafia il rimedio per non piegarsi alle richieste di denaro.

Il sicario, il settantaduenne Antonino Baio, potrebbe avere agito da solo, ma si indaga per fare piena luce sul movente.

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