Omcidio Palma, Incardona ha detto che voleva uccidere i genitori

Agguato in piazza nell'Agrigentino, uomo assassinato in auto

«Volevo uccidere i miei genitori». Lo ha detto ai giudici Angelo Incardona, l’uomo di 44 anni che a Palma di Montechiaro ha sparato prima al padre e alla madre, ferendoli in modo non grave, e poi ha esploso più di dieci colpi di pistola contro un imprenditore, Lillo Saito, uccidendolo. Incardona, a quanto si è appreso, era mosso da rancore perché, secondo quanto ha dichiarato agli inquirenti, proprio i genitori avrebbero messo in giro la voce che il figlio era pronto a collaborare con la giustizia.

L’omicidio di Lillo Saito, il socio della ditta Gelati Gattopardo, è stato un caso, secondo quanto ha riferito Angelo Incardona. Dopo avere lasciato l’abitazione dei genitori, il 44enne ha incontrato l’uomo in strada e questi, sempre secondo quanto raccontato dall’omicida, gli avrebbe rivolto un gesto minaccioso, con la mano che corre orizzontalmente lungo la gola. A quel punto Incardona avrebbe risposto sparando dagli 11 ai 12 colpi di pistola all’uomo che si trovava seduto nella sua auto.