OLEIFICIO SOTTO SEQUESTRO, INQUINAVA LA FOGGIA
Il provvedimento emesso dal Gip dopo le indagini ambientali del Circomare
L’ufficio circondariale marittimo di Sciacca, guidato dal tenente di vascello Daniele Governale, ha dato esecuzione al provvedimento di misura cautelare dell’oleificio il cui stabilimento e’ sito in contrada baiata in ottempereanza al decreto di sequestro preventivo emesso dal giudice delle indagini preliminari Giuseppe Miceli. Il provvedimento scaturisce dall’attivita’ di indagine condotta dalla polizia giudiziaria del Circomare, sotto il coordinamento della locale procura della repubblica, mirata ad accertare l’origine delle sostanze inquinanti oleaginose riversate in mare il 27 novembre scorso, in prossimita’ della foce del torrente di mezzo in localita’ Foggia . I reflui erano stati opportunamente campionati da personale dipendente e successivamente analizzati dai tecnici dei laboratori dell’Arpa di Agrigento sulla cui composizione hanno riscontrato la presenza di quantita’ elevate di sostanze oleose verosimilmente riconducibili a sversamenti provenienti da frantoi oleari che costituiscono grave pericolo ambientale in quanto, in particolar modo nei corsi idrici di scarsa portata, impedisono la permeazione dell’ossigeno con conseguente anaerobiosi, morte della fauna ittica e delle specie viventi, nonche’ notevole pregiudizio al delicato equilibrio dell’ecosistema marino e costiero quando tali reflui raggiungono il mare. Immediatamente dopo il verificarsi di tale contaminazione, gli agenti hanno constatato, risalendo lo stesso torrente ed i relativi affluenti, che il letto di tali corsi d’acqua risultava fortemente inquinato da sostanze oleose, in parti-colar modo in prossimita’ dell’oleificio oggi posto sotto sequestro.