OGGI CONSEGNATO IL DEPURATORE, DI PAOLA: “LO IMPONE LA LEGGE”. E PAVENTA QUERELE
Nella tarda mattinata firmato il verbale. Approfondita la questione sotto tutti i profili, da quello tecnico-giuridico a quello finanziario. La gestione in proprio dell’impianto non è una strada percorribile
Il dado è tratto, il depuratore è stato consegnato. Il Comune di Sciacca non ha più nessuna gestione della rete fognaria, nè costi connessi alla gestione del depuratore. Fine della vicenda, e capitolo chiuso.
Il sindaco Di Paola, inoltre, con una lunga e dettagliata nota sulla vicenda, risponde a quanti, tra associazioni e movimenti politici insistevano a non cedere il depuratore.
“L’Amministrazione comunale – dichiara il sindaco Fabrizio Di Paola – ha approfondito ogni aspetto della questione, con riunioni e pareri. Una conferenza di servizi presso la Regione Siciliana ha visto la presenza anche del parlamentare saccense Matteo Mangiacavallo. In quella occasione, il Comune di Sciacca venne invitato a formulare una richiesta di parere. Cosa che è stata puntualmente fatta prima di prendere una decisione definitiva. Il Comune ha richiesto il parere lo scorso 5 febbraio al Dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti. Il Dipartimento ha risposto in maniera chiara con una nota datata 7 marzo 2013, con un parere che tiene conto della legge regionale n. 2 del gennaio 2013 sulla liquidazione degli Ato Idrici”.
Per quanto all’obbligatorietà del Comune di Sciacca di procedere alla cessione del depuratore al gestore del Servizio Idrico Integrato, il Dipartimento “ci rimanda ai contenuti del comma 1 dell’articolo 2 e del 3° comma dell’articolo 9 della convenzione stipulata il 27 novembre 2007 tra l’Autorità D’Ambito e la società di gestione Girgenti Acque. La gestione in proprio, ci viene detto, non è possibile. Le opinioni sono legittime, ma con le opinioni non si amministra un ente pubblico”.
Il sindaco Di Paola poi spiega: “L’Amministrazione comunale va avanti per provvedimenti amministrativi concreti, nel rispetto delle disposizioni legislative e dei contratti in vigore”.
E Di Paola pone l’accento anche sugli aspetti finanziari: “Secondo il prospetto del Settore Finanziario, il Comune di Sciacca affronta attualmente un costo annuo presumibile di circa 400 mila euro, per spese di fornitura di energia elettrica e smaltimento rifiuti. A regime, quando il depuratore funzionerà al cento per cento, la cifra passerà a circa 600-700 mila euro. Con la consegna dell’impianto al gestore, per come prevede la convenzione, i costi se li accolla il gestore”.
“C’è anche la questione non marginale dei finanziamenti – aggiunge il sindaco Di Paola –. È un aspetto che il Dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti ha voluto evidenziare nella formulazione del proprio parere. In ordine al completamento del sistema fognario-depurativo del Comune di Sciacca, inserito nell’A.P.Q. “Depurazione acque reflue del 30 gennaio 2013, il Dipartimento regionale ricorda che la copertura finanziaria grava per il 70 per cento in quota pubblica sui fondi di cui alla delibera CIPE del 2012, per il restante 30 per cento in quota privata sul bilancio dell’attuale gestore del Servizio Idrico integrato nell’Ato di Agrigento, al quale, ai sensi dell’articolo 14 della Convenzione è stata affidata anche la realizzazione”.
“La legge di liquidazione degli Ato – conclude Di Paola-, quindi, non ha cancellato i contratti in essere, né ha tolto di mezzo i soggetti privati che li hanno sottoscritti. Se dovessero intervenire in tal senso sviluppi legislativi diversi ne terremo conto. Ci riserveremo questo importante passaggio nel verbale di consegna degli impianti al gestore”.
Fabrizio Di Paola conclude invitando alla ponderazione del linguaggio nella manifestazione delle opinioni. “E’ legittimo manifestare il proprio pensiero – dice il sindaco Di Paola – non è invece legittimo diffamare. Ho letto dichiarazioni che hanno oltrepassato il limite”.