Nuvola di brutti odori avvolge la città. Ecco cosa accade in estate senza raccolta rifiuti

SCIACCA. Un odore acre e nauseabondo avvolge da ieri sera la città di Sciacca. La sospensione della raccolta differenziata e la mancata raccolta della frazione umida nel primo week end di grande caldo sta avendo gravi conseguenze sulla vivibilità del centro abitato.

Era inevitabile: la sospensione di almeno un turno a settimana nel periodo invernale crea disagi alle famiglie, ma non miasmi asfissianti alimentati dalle alte temperature come sta accadendo in queste ore. Molti cittadini non riescono a tenere in casa i resti dei pranzi del week end, ai bordi delle strade ci sono sacchetti abbandonati soprattutto nelle periferie. E pure nel centro storico nell’aria si sente l’odore fastidioso di rifiuti organici che fuoriesce dai contenitori che sono tenuti nei balconi delle abitazioni.

La situazione è critica, domani la raccolta riprenderà e ci metteremo il problema alle spalle. Ma una città che soffre per le conseguenze economiche della pandemia non può permettersi di affrontare la stagione estiva in queste condizioni di evidente degrado. Il ritiro dei mastelli deve avvenire tre volte alla settimane, in estate non è possibile saltare un turno.

Il sindaco si rivolga al Prefetto, al Presidente della Regione, ai propri riferimenti politici regionali e nazionali. Qualcuno deve dare risposte ad una città che, come ha detto ieri l’assessore regionale ai Beni culturali nel corso della inaugurazione della Galleria Fazello, deve fare del turismo culturale una delle proprie caratteristiche per lo sviluppo economico. Ma come si fa a creare condizioni di sviluppo turistico se l’accoglienza è fatta di puzza di spazzatura ?