Nuovo pozzo Grattavoli già in funzione. 40 litri di acqua al secondo a Ribera, Siculiana, Realmonte, Porto Empedocle, Agrigento e Palma di Montechiaro

Intervento di soccorso per i Comuni in difficoltà dopo guasto ad un pozzo dell’acquedotto Favara di Burgio

SCIACCA. Si apprende da una nota della cabina di regia per l’emergenza idrica in Sicilia che uno dei due nuovi pozzi di nuova realizzazione a Sciacca, nella zona di Grattavoli, sarebbe già in funzione con i suoi 50 litri al secondo.

Il guasto al pozzo di Favara di Burgio di due giorni fa è stato riparato in 24 ore, limitando così al minimo i disagi per le popolazione di alcuni Comuni servizi, tra cui Agrigento e Porto Empedocle.

Lo ha annunciato il dirigente generale del dipartimento regionale della Protezione civile regionale Salvo Cocina, che nell’immediatezza del guasto e valutate le possibili gravi conseguenze, aveva invitato Sicilacque a porvi rimedio in tempi brevissimi.

Lo stesso Cocina dice poi che la popolazione interessata (Ribera, Siculiana, Realmonte, Porto Empedocle, Agrigento e Palma di Montechiaro) non ha risentito molto della riduzione di fornitura perché, oltre alla compensazione fatta, Aica è riuscita a immettere in rete acqua per ulteriori 40 lt/sec dei 50 disponibili, dal nuovo pozzo di Grattavoli. “Si tratta di un altro dei pozzi finanziati dalla Protezione civile regionale – dice Cocina – che ha seguito costantemente l’evoluzione dell’intervento di riparazione del guasto di Favara di Burgio con lo scopo di vigilare sul rispetto dei tempi di esecuzione dei lavori”.

Ecco dunque che della piena disponibilità di uno dei due nuovi pozzi, apprendiamo dal dirigente di Protezione civile. Ed allo stesso tempo apprendiamo, ma di questo eravamo certi, che solo una piccola quantità dell’acqua prelevata rimane a Sciacca. Il sindaco Fabio Termine nei giorni scorsi aveva invitato Aica a servire prima Sciacca e poi gli altri Comuni. Ma il gestore sembra ormai che sia stato messo in un cantuccio nella gestione dell’emergenza idrica, ormai nelle mani della Protezione civile, che ha inoltre richiamato i sindaci ad assumersi la responsabilità di trovare nuovi pozzi.