NUOVO PONTE VERDURA, RISCHIO PERDITA FINANZIAMENTO DI 12 MLN DI EURO. INTERROGAZIONE DI MARIA IACONO (PD)

La Parlamentare Nazionale del PD, Maria Iacono, ha presentato oggi un’interrogazione al Ministro dei traporti e delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti in merito alla vicenda dello stato della progettazione del ponte Verdura, crollato il 2 Febbraio 2013.

La parlamentare agrigentina rappresenta al Governo i ritardi nella progettazione dell’opera. “Nonostante il Governo Letta, all’atto dell’approvazione della Legge n° 98/2013 aveva reperito le risorse necessarie alla copertura finanziaria dell’opera, circa 12 milioni di euro, da impegnare a lavori appaltati, vi è il rischio di compromettere la realizzazione di un’opera fondamentale ed irrinunciabile”.

Nello specifico l’On. Iacono evidenzia il fatto che, affinchè l’Anas definisca la progettazione allo stadio esecutivo, necessario per poter appaltare l’opera, mancano ancora due passaggi indispensabili: si attende infatti che gli uffici competenti della Regione Siciliana si esprimano con apposito parere in merito alla cosiddetta localizzazione dell’opera da realizzarsi; soprattutto si attende che vengano realizzate le indagini, già da tempo sollecitate dalla Sovrintendenza dei BB.CC. di Agrigento”.

La Parlamentare del PD denuncia l’atteggiamento “di palese inerzia manifestato dall’Ufficio centrale per la progettazione dell’Anas, per il quale sembra del tutto indifferente se l’opera si realizzi o meno e che in tutto questo tempo si è distinto per l’assoluta lentezza nell’acquisire i necessari pareri e consumare i passaggi richiesti dalla legge”.

“La logica conseguenza di tutto questo è soprattutto il concreto rischio che le coperture finanziarie reperite per il rifacimento del ponte si perdano nei meandri della legislazione, o più verosimilmente vengano utilizzati per opere già provviste di progettazione esecutiva e pronte ad essere appaltate”, conclude Maria Iacono, chiedendo al Governo “quali iniziative intenda assumere per velocizzare l’iter burocratico necessario per salvare il finanziamento e la realizzazione dell’opera”.

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