Nuovo piano rifiuti, confronto-scontro al consiglio comunale di Sciacca
SCIACCA. Come era stato annunciato, il piano Aro e il servizio rifiuti in città sono stati temi discussi ieri sera in occasione della seduta del consiglio comunale di Sciacca. Una questione calda dopo che l’amministrazione ha riferito che ricorrerà alla gara-ponte di un anno alla scadenza dell’appalto attualmente in corso. Una scelta consentita dalla legge in attesa del nuovo piano che il consorzio Conai, al quale l’ente si è affidato, non riuscirà a predisporre nei tempi previsti.
L’opposizione ha rimarcato le scelte errate dell’amministrazione comunale: per sostituire il Conai l’amministrazione ha incaricato uno studio di progettazione, lo stesso del piano Aro del 2017, spendendo 12 mila euro.
Il dibattito è stato serrato, l’opposizione ha evidenziato le presunte contraddizioni dell’amministrazione in carica, sia rispetto all’atteggiamento a dir poco rigoroso della componente politica “Mizzica” quando toccò all’amministrazione Di Paola il compito di varare il primo piano Aro, sia rispetto alle stesse dichiarazioni fatte da Salvino Patti durante la seduta precedente in ordine alla stessa scelta gestionale.
In aula era presente anche il dirigente responsabile del servizio Nando Rapisardi, il quale ha annunciato che dopo la gara-ponte si punterà ad un piano di durata di 8 anni.
Critiche alla giunta da parte dei consiglieri Bellanca, Bono, Bivona e Cognata. Per la maggioranza ha parlato Daniela Campione, ammettendo che c’era un ritardo oggettivo, garantendo comunque la concertazione tra le componenti politiche. La discussione è stata sospesa su richiesta dell’opposizione, che ha subordinato la ripresa all’acquisizione di tutti i documenti fin qui prodotti, a partire dalle interlocuzioni tra amministrazione e Conai. Il consiglio torna a riunirsi giovedì 21 marzo.