Nuovo dirigente, per 9 ex consiglieri la determina di nomina sarebbe illegittima

SCIACCA. Calogero Bono, Giuseppe Milioti, Lorenzo Maglienti, Pasquale Bentivegna, Gaetano Cognata, Salvatore Monte, Silvio Caracappa, Carmela Santangelo e Paolo Mandracchia, segnalano al Segretario Genarale del Comune di Sciacca, con una lettera, “profili di illegittimità” nella determina sindacale n. 71 del 23 dicembre scorso di nomina di nuovo Dirigente.

Nella lettera, fanno rilevare “un nuovo comportamento del Sindaco non in linea con un disposto normativo dimostrando di sconoscere le norme basilari”. I nove ex consiglieri sostengono che la determina in questione “contiene disposizioni contrari a un Decreto Legislativo”. La Determina in questione è la numero 71, con la quale, a seguito di procedura ad evidenza pubblica, nomina in maniera “fiduciaria” un Dirigente esterno a contratto a tempo determinato ex art. 110 c. 1 del DLgs 267/2000.

Per Calogero Bono, Giuseppe Milioti, Lorenzo Maglienti, Pasquale Bentivegna, Gaetano Cognata, Salvatore Monte, Silvio Caracappa, Carmela Santangelo e Paolo Mandracchia, tale determina sarebbe “difforme alle previsioni normative in quanto già nel primo comma del deliberato di dispone che la nomina fiduciaria avrà la durata di anni due quando invece proprio l’art. 110 comma 3 del DLgs 267/200 testualmente recita “I contratti di cui ai precedenti commi non possono avere durata superiore al mandato elettivo del Sindaco o del presidente della provincia in carica ….”. Per i nove ex consiglieri, il Sindaco Valenti “non ha ancora due anni di mandato”.

Inoltre, rimarcano che il comma 4 sempre del predetto art. 110 testualmente recita che il contratto a tempo determinato è risolto di diritto nel caso in cui l’ente locale dichiari il dissesto o venga a trovarsi nelle situazioni strutturalmente deficitarie. Dunque, la delibera cozzerebbe con il profilo del Comune di Sciacca che “è un ente strutturalmente deficitario e non può accedere a questa specifica previsione di Legge”.

Il comune di Sciacca è ente strutturalmente deficitario già dal rendiconto 2018 oltre che confermato nel 2019. I nove ex consiglieri intendono capire “se c’è stata interlocuzione con la Commissione centrale ministeriale e se questa tipologia di contratti rientra fra quelli autorizzabili”.

Infine, chiedono al Segretario Generale “di far revocare immediatamente la Determina in questione al fine di evitare anche spiacevoli equivoci o contenziosi con il professionista nominato sicuramente per quanto riguarda la durata del contratto”.

A conclusione della missiva alla dottoressa Alessandra La Spina, gli ex consiglieri comunali rilevano “che un funzionario interno all’Ente aveva partecipato alla selezione ad evidenza pubblica riportando nel punteggio per titoli e curriculum un punteggio anche superiore al professionista poi nominato”.