NUOVO ASSESSORE, DI PAOLA TRA INCUDINE E MARTELLO
Se l’assessore sarà il marinelliano Alonge, Mandracchia (Sel) potrebbe dimettersi e lasciare il posto a Fabio Leonte, una mossa che costringerebbe il rappresentante Ncd a dimettersi per incompatibilità
Povero sindaco! Costretto a sudare sette camicie per far bilanciare i 3,6 milioni di euro in meno di tagli statali. E poi…la politica! Qui il numero di camicie da sudare è incalcolabile. Magari gli conviene portarsi un sarto appresso per la bisogna immediata. La scelta del nuovo assessore si complica.
Forza Italia è spaccata, o “diversamente unita”, e trovare una “sintesi” o “equilibrio” è difficile quanto trovare un ago nel pagliaio. La rosa di nomi che Ncd presenta si perimetra attorno a Davide Emmi e Salvatore Alonge. E qui il sudore è esponenziale e le camicie non bastano. Se sceglie Emmi allora si concretizza quanto sostenuto da Big Bang, e cioè che Ncd ha messo in pratica una strategia per allontanare i tre consiglieri dalla maggioranza. Se, invece, Di Paola sceglie Alonge, allora la fatica diventa anche lotta “diplomatica”.
Infatti, se il nuovo assessore sarà Alonge, il consigliere di opposizione Paolo Mandracchia avrebbe un’arma incredibile da puntare verso il sindaco. Mandracchia si potrebbe dimettere. Al suo posto entrerebbe in Consiglio comunale Fabio Leonte, il primo dei non eletti di Sel. A questo punto, essendo parente con la new entry assessoriale, metterebbe Alonge in stato di “incompatibilità”.
La politica è anche questo…