NUOVA CONDANNA STRUTTURA OSPEDALIERA SACCENSE DEL GIUDICE DEL LAVORO SU RICORSO DI M.C. DI 44 ANNI
Nuova pronunzia di condanna emessa dal giudice del lavoro di sciacca nei confronti dell’Asp di agrigento. Come si ricorderà, il giudice del lavoro di Sciacca aveva ripetutamente condannato l’ex Azienda Ospedaliera di Sciacca al risarcimento dei danni cagionati a lavoratori appartenenti alle categorie protette per effetto della revoca della richiesta di avviamento al lavoro , riconoscendo ai lavoratori il diritto alle retribuzioni perdute per importi pari a oltre novantamila euro in taluni casi.
Adesso è stata depositata una nuova sentenza di condanna emessa dal giudice del lavoro di Sciacca su ricorso proposto da M.C. di 44 anni , di Agrigento ,rappresentata e difesa dall’avv. Girolamo Rubino, orfana di caduto sul lavoro, che era stata avviata al lavoro, con la qualifica di assistente socio-sanitario, presso l’azienda ospedaliera di Sciacca giusta comunicazione dell’ufficio provinciale del lavoro di agrigento ma mai assunta illegittimamente dall’azienda ospedaliera medesima. La ricorrente, tramite il patrocinio dell’avv. Girolamo Rubino ha chiesto il riconoscimento del diritto all’assunzione presso l’azienda ospedaliera , nonchè la condanna di quest’ultima al risarcimento dei danni subiti in misura pari alle retribuzioni perdute.
Si è costituita in giudizio l’aziemda ospedaliera di sciacca per chiedere il rigetto del ricorso. Il giudice del Lavoro di sciacca dr.ssa Silvia Capitano , in conformità alle tesi difensive formulate dall’avv. Rubino, ha riconosciuto il diritto soggettivo della ricorrente all’assunzione presso l’ex Azienda ospedaliera di Sciacca ed altresì il conseguente diritto della ricorrente al risarcimento del danno subito in misura pari alle retribuzioni mancate , relative ai periodi nei quali la ricorrente non ha prestato alcuna attività lavorativa, oltre interessi legali dalla maturazione del diritto fino al sodisfo, condannando anche l’azienda ospedaliera, oggi Azienda Sanitaria Provinciale di agrigento, al pagamento delle spese giudiziali , liquidate in euro 1880, oltre iva e cassa di previdenza forense.