NUBIFRAGIO, AGRICOLTURA IN GINOCCHIO. DISTRUTTI CIRCA 150 ETTARI DI ARANCETI. STAMATTINA RIUNIONE A SCIACCA DEI SINDACI
Una vasta zona di aranceti, da Burgio fino a Ribera, che costeggiano i fiumi Verdura, Platani e Magazzolo hanno perso la produzione
Una strage di aranceti lungo una zona vasta che da Burgio scende fino alle foci dei fiumi Verdura e Magazzolo. Danni per almeno 30 milioni di euro solo per lepregiate coltivazioni. E’ una prima stima efettuata dalla Confederazione Italiana Agricoltori.
Il danno alla produzione delle arance riguarda una vasta zona di coltivazione colpita dalle esondazioni dei fiumi Verdura, Magazzolo e Platani. Circa 30 ettari sono stati allagati dalla esondazione del Platani, altrettanti ettari sono stati allagati dal Magazzolo e poi il Verdura ha devastato circa 100 ettari.
Per le arance coltivate nella vasta zona si stima una perdita di produzione di arance del 30%. Molti aranceti sono stati spazzati via, altri sono stati allagati in modo irreparabile e la produzione è destinata a perdersi.
Produzione colpita dal tremendo nubifragio che Bivona, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Cattolica Eraclea, Cianciana, Lucca Sicula, Menfi, Montallegro, Sciacca, Siculiana, Villafranca Sicula, e Chiusa Sclafani.
“È stato un terremoto per l’ agricoltura riberese e del comprensorio. I danni sono paragonabili a quelli di un sisma. Una perdita del 30 per cento della produzione lorda vendibile è soltanto una prima stima, ma se aggiungiamo il resto dei danni, soprattutto alla viabilità rurale, le conseguenze sono ancora più drammatiche” – ha detto Giovanni Caruana, dirigente provinciale della Cia.
RIUNIONE STAMATTINA A SCIACCA . Alle ore 10, nella sua Giunta del comune di Sciacca, si incontreranno Convocata tutti sindaci dei comuni colpiti dal maltempo, i rappresentanti delle associazioni di Categoria vicine al comparto agricolo ed il responsabile dell’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura.
La riunione servirà anche per individuare e condividere un percorso urgente da rappresentare in sede regionale al Governo. Tanti agricoltori delle nostre zone stanno segnalando danni ingenti alle proprie aziende.