NOVELLAME, E’ GUERRA TRA REGIONE SICILIA E ROMA
Oggi la Giunta regionale solleverà, quasi certamente, il conflitto di competenza dinanzi la Corte Costituzionale.
Il decreto emanato dalla Giunta Crocetta è diventato il decreto della discordia: il ministero delle Politiche agricole chiede di ritirare il provvedimento perchè in contrasto con le norme Ue, ma la Sicilia non torna indietro.
La Regione siciliana non ritira il decreto con cui autorizza la pesca del “novellame” lungo le coste del Mare Tirreno e del Mar Jonio. E il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali ordina alle Capitenerie di porto competenti di ignorare il provvedimento firmato dall”assessore alle Risorse agroalimentari, Dario Cartabellotta, impedendo alle micro imprese del settore di avviare l”attività di pesca per 40 giorni.
“Secondo il ministero – ha sottolineato l’assessore Cartabellotta – la Regione non può autorizzare la pesca del novellame perché non è stato approvato il piano di gestione. Piano di gestione che avrebbe dovuto varare lo stesso ministero, che aveva 4 anni di tempo per farlo, dall”emanazione della direttiva europea”.
Il decreto assessoriale è stato adottato sulla base dello Statuto speciale che riconosce alla Regione piena autonomia nell”organizzare l”attività di pesca nelle sue acque territoriali. Facoltà, peraltro, ribadita da una sentenza della Consulta del 1988. “Il decreto “ ha aggiunto Cartabellotta “ coniuga la salvaguardia dell”unico reddito dei piccoli pescatori, che non hanno diritto alla cassa integrazione, e la tutela dell”ambiente marino secondo le prescrizioni dell”Ue che nell”ultimo regolamento ha affermato il principio di regionalizzazione della pesca”.
Il presidente Crocetta e l”intera giunta avevano dato mandato all”assessore alle Risorse agroalimentari di adottare il decreto contestato dal ministero per consentire alle barche che non superano le 10 tonn. e che in inverno non si possono avventurare in mare aperto, di pescare novellame di sardina, rossetto e cicerello per 40 giorni e non 60 come nel passato.
Ma solo nel mare Tirreno e Ionio, non nel mare tra Mazara del Vallo e fino a Siracusa.
La giunta, verosimilmente, deciderà di sollevare conflitto di competenza davanti alla Corte Costituzionale, ma nell”immediato cosa fare per alleviare i problemi di sopravvivenza delle micro-imprese che danno lavoro a circa 3 mila pescatori?
“Dobbiamo fare le cose per bene “ ha aggiunto Cartabellotta “ perché siamo dalla parte della ragione e mettere ordine in tutto il comparto della pesca il cui unico problema non è quello della pesca del novellame.