Si fa diffondendo l’idea di una politica che sia impermeabile al limite del conflitto di interessi, e peggio ancora ad una nuova logica di nepotismo

EDITORIALE di Filippo Cardinale

Ci sono elementi di spunto che traggono origine dal clima elettorale che giorno dopo giorno va intensificandosi. Elementi che producono considerazioni che vanno in direzione opposta a quella sperata, ossia di una nuova cultura politica capace di restringere quella forbice che allontana la gente dalla politica.

Aleggiano, invece, elementi che possono accrescere ulteriormente la sfiducia nella politica. La vita politica saccense soffre di un ricambio culturale in grado di imprimere quel cambio di passo tanto auspicato. Il panorama politico che si va delineando sta mettendo sul piatto esperienze gia’ viste. In buona sostanza, la politica saccense sembra imprigionata all’interno di un perimetro che non le consente di elaborare novita’ in grado di affrontare adeguatamente la grave situazione in cui versa la citta’.

Formule vecchie, veti incrociati, personalismi e risentimenti atavici segnano una linea che appare insuperabile e costringe la citta’ a non compiere quel cambio di velocita’ di cui necessià. Ma c’e un altro elemento che arricchisce in negativo il panorama politico locale. L’idea che sia possibile travalicare il confine del buon senso immaginando di non suscitare dibattito nel tessuto sociale.

Si fa diffondendo l’idea di una politica che sia impermeabile al limite del conflitto di interessi, e peggio ancora ad una nuova logica di nepotismo. In questa citta’ si stanno creando perimetri familiari e parentali che di fatto creano specie di monopoli che, certamente, non fanno bene alla crescita e allo sviluppo. Semmai creano quel mondo di interessi mirati che si trasformano in calamite di consensi. Vi sono elementi che inducono a pensare che in ciita’ si stia diffondendo la cultura dell’uomo provvidenziale e dell’uomo per tutte le stagioni. Si dia una regolata la classe politica, ma soprattutto quella voglia di rinnovarsi capace di far emergere nuove leve, nuove capacita’.

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