NON SI VIVE DI SOLE DIFFIDE
Ogni pazienza ha il suo limite. Per il commissario Saracino, magistralmente interpretato dall’inimitabile Totò nel film Totò contro i quattro, la frase su trasformata in ogni limite ha una pazienza.
Oggi non sappiamo quale sia il limite. Se perimetra la pazienza, o se il limite stesso ha perso il suo orizzonte e non ha più ostacoli.
Sta di fatto che la città continua a subire angherie e assorbe tutto come acqua fresca. La vicenda di questa mattina, accaduta all’ospedale, è un pugno allo stomaco. Gli ascensori per le barelle guasti, un ascensore d’emergenza non può essere usato perchè non si trovano le chiavi per aprirlo.
Anche un giornalista ha il suo limite nella sua pazienza. E arriva il momento che non può più frenarla, metterla a bada, controllarla, sedarla. Siamo una città in cui si discute dei temi che attanagliano diversi settori, se non tutti. Sinceramente siamo stanchi di assistere a fiumi di parole che non trovano mai una soluzione.
L’Amministrazione comunale ha una “letteratura” copiosa di diffide alla Girgenti Acque. Ma il problema della città non è solo la questione idrica. Vorremmo che le stesse diffide, quotidiane, venissero pure indirizzate al management dell’Asp, e se il caso di andare anche in Procura a denunciare una negligenza che ha la replica quotidiana.
Qualche sindacalista supplica, adesso, anche la risoluzione del contratto con le ditte che curano la raccolta dei rifiuti, dimenticando il male principale dei ritardi nell’erogazione degli stipendi che è il mostro della SRR, meccanismo contorto approvato anche con il consenso dei sindacati.
I sindacati, uno in particolare, hanno minacciato lo sciopero degli operatori ecologici per il 5 e 6 febbraio, alla vigilia del carnevale. Uno sciopero che inizia lunedì e include anche il martedì. Ma si dimentica che prima c’è la domenica, giorno nel quale non si ritira la spazzatura. Arriveremo, dunque, a mercoledì 7 febbraio con la città sommersa dai rifiuti.
A soffrire sono sempre i cittadini, a pagarne le spese, a subire i disagi. E la città continua a vivere tra mille emergenze che tali restano.
Abbondano le diffide. E’ il momento di oltrepassare la fase delle lettere. L’ospedale vive quotidianamente disservizi, ma il management sembra ricevere un trattamento di umana pietà. Vorremmo che l’Amministrazione applicasse le parallele convergenti e mettesse la stessa ira anche nei confronti del vertice dell’Asp. Se è il caso, anche attraverso una denuncia alla Procura della Repubblica.
Ma vorremmo che avesse la determinazione, come crediamo abbia (almeno secondo le premesse elettorali), anche nei confronti di chi usa lo sciopero come una minaccia, di fronte ad una situazione che è il frutto di un parto di un mostro, la SRR, che è gestita con metodo politico.
In questa città tutto viene politicizzato, anche per visibilità. A soffrire sono solo i cittadini, sempre più lontana dalle istituzioni.
Filippo Cardinale